.. Paolo Conca Conseguentemente, e poiché fra il 1951 ed il 1961 la popolazione « residente» è passata da 1.010.550 abitanti a 1.179.608 con un incremento di 169.058 unità in cifre assolute e del 16,73 ~-0 in percentuale, è evidente che · ogni incremento delle strutture economiche che risulti pari a detta percentuale deve essere considerato come un n1ero effetto dell'accrescimento della popolazione, nel mentre che deve essere ritenuto, invece, come incremento « effettivo » solo per la parte eccedente tale percentuale. Per co,nverso, sempre che detto incremento fra le due date risulterà inferiore al limite del 16,73 % la differenza a completamento di detta cifra deve essere considerata, invece, come una contrazione vera e propria. Alla luce, quindi, di queste considerazioni possiamo particolarmente esaminare ora tutti i valori di cifra, assoluti e relativi, del prospetto che costituisce la Tavola n. 1, in merito ai quali riteniamo opportuno far seguire un breve commento sistematico, che può valere ad illustrare la portata specifica ed il significato delle risultanze numeriche stesse. E con1inciamo con le « unità locali», che rappresentano l'aspetto distributivo del fenomeno, in relazione al quale va tenuto, prima di ogni altra cosa, presente il fatto preminente che, essendosi rinvenuto in tutti quanti i settori considerati un incremento del numero degli « addetti » in complesso, e cioè delle forze di lavoro impegnate, anche la eventuale contrazione che si verifica per talune categorie nel numero delle « unità locali » fra il 1951 ed il 1961, va salutata sempre come segno favorevole, in funzione, cioè, di un ingrandimento della dimensione media in « addetti » dell'azienda: il che è certamente indizio di una sua maggiore efficienza. Il decremento, peraltro, delle « unità locali» si è verificato so,lamente in due casi: per le « Costruzioni ed impianti», che sono diminute di 51 unità nel decennio, con una contrazione percentuale del 5,15 %; e per i « Trasporti e comunicazioni», che hanno subito una decurtazione anche più considerevole, nella misura di 776 unità, pari al 47,87 % circa. Ma sia nell'uno che nell'altro caso non si possono certo rinvenire gli estremi della riduzione sostanziale del volume di queste due attività eco,nomiche, in quanto entrambi i settori sono proprio quelli che hanno presentato, per converso, un più che notevole incremento delle « forze di lavoro ». Difatti, le « Costruzioni ed impianti» sono aumentate di 9.708 11nità come « addetti», ed i « Trasporti e com11nicazioni » di 5.349 unità, sempre in « addetti». Percent11almente, infine, le « Costruzioni ed impianti » si sono praticamente raddoppiate come « addetti», con un incren1ento percentuale del 99,33 %, nel mentre che i « Trasporti e comunicazioni » hanno visto un più modesto - ma egualmente apprezzabile - incremento nella misura del 18,45 %. Rifacendoci, 01 ra, al criterio in precedenza esposto, di tenere, cioè, presente come parametro di sufficienza, o di insufficie112a, l'incremento della popolazione intervenuto nell'intervallo ( 16,73 %), dobbiamo ridurre l'incremento effettivo del settore dei trasporti e delle comunicazioni cittadine ad appena 1'1,72 %, che è per la verità l;l.Il po' meschino per il « miracolo 62 Bibliotecaginobianco
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