• Jean Meynaud e Claudio Risé a nostro parere fino a quando queste tesi non risulteranno provate più di quanto per ora non lo siano, è legittimo sospettare almeno parte delle loro formulazio11i di essere un nuovo argomento di propaganda · ideologica di tipo conservatore. Infatti, l'atteggiamento dei gruppi operai in Francia e in Italia di fro11te all'espansione economica in atto si è risolto abbastanza unanimamente i11una larghissima ripresa di manifestazioni rivendicative, sotto la forma tradizionale dello scio-pero, riassunto nell'ultimo biennio, specie in Italia, a forme di straordinario vigore, rompendo la tradizione dello sciopero breve e della giornata dimostrativa che ne avevano caratterizzato l'azione fino a questi anni. Il fatto nuovo sembra consistere in alcune formulazioni di queste rivendicazioni: oltre all'aumento del salario, si manifesta la più viva attenzione alla sua sicurezza ed alla sicurezza di un suo aumento, data la fase di espansione economica, di cui alcuni elementi sono resi noti i11 anticipo dalla pianificazione 22 • Quali sono le prospettive cl1e si aprono al movimento sindacale via via che le caratteristiche e le strutture dello sviluppo capitalistico in atto in Italia e in Francia si va11no precisando? Da una parte non si può certo escludere un'evoluzione d.i tipo « americano » che adotti in modo sempre più largo le tecniche d~l « bargaining », riducendo sia i resti d'ispirazione rivoluzionaria, sia più generalmente ogni volontà di autonoma ispirazione ideologico-politica della classe operaia. Nei nostri paesi, tuttavia, sviluppi di questo tipo sembrano per ora abbastanza lontani e argom·enti di tipo sindacale e politico continuano ad incrociarsi, in un dibattito allargato ai principali temi di evoluzione politica e sociale. Così il Club Jean Moulin, che si vuole uno dei centri avanzati di elaborazione ideologica di una politica democratica sotto la V Repubblica, sembra far ruotare, in termini d'altronde assai vaghi, intorno all'attuazione della pianificazione le trasformazioni ulteriori del movimento sindacale, che dovrebbe evolvere da una attività di partecipazione conflittuale all'azienda, verso u11'integrazione in essa. Questa integrazione sarebbe attuata sia attraverso il salario (che con l'automazione tende a perdere il carattere di remunerazione individuale), che attraverso la formazione professionale, da acquisirsi presso l'industria a causa della necessità del rapporto diretto con la macchina impiegatavi, sia attraverso la stabilità dell'i1npiego·, assicurata dalla scarsità di mano d'opera qualificata per il lavoro in questione. Condizione di questa integrazione, le argomentazioni in favore della quale sono di origine 22 P. Le Brun: Les rivendications politiques de la classe ouvrière, Parigi, P.U.F. 1962. 42 Bibliotecaginobianco
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