Nord e Sud - anno IX - n. 33 - settembre 1962

Il movimento sindacale in Italia e i11 Francia cata sul piano dell'azienda, dove lasciava via libera all'iniziativa padronale » 17 • Se i due atteggiamenti si possono distinguere abbastanza facilmente al livello dell'interpretazione dell'attuale fase di espansione economica e dei suoi possibili effetti sulla classe operaia - ed a questo proposito si assiste ad un isolamento abbastanza netto della CGT, mentre tutti gli altri sindacati, compresa la CGIL, si dispongono a diversi gradi della posizione « possibilista » - diventa assai difficile seguirne le formulazioni ove si tratti dei modi di partecipazione e di condizionamento sindacale a questo processo. Particolar1nente controversa è la questione, che ci sembra centrale, della partecipazione sindacale all'attuazione della pianificazione: in Francia si è assistito all'abituale separazione tra CGT e centrali democratiche 18 che sono - ove si eccettui una minoranza di FO - favorevoli sia pure con cautela - particolarme11 te la CFTC - al discorso delle « garanzie » 19 ; in Italia, invece, sembra definirsi un atteggia1nento favorevole della UIL e della CISL, quest'ultin10 espresso in termi11i chiari all'ultimo Congresso Nazionale del maggio scorso. Ancora incerto, ma per ora piuttosto negativo, sembra l'atteggiamento della CGIL, preoccupata di impegnare la classe operaia nell'appoggio di un processo che potrebbe evolvere in s_ostegno del capitalismo monopolistico 20 • Se al livello delle élites sindacali dirige11ziali si è ancora alla fase della discussione più aperta, al livello della base sen1bra invece potersi osservare una reazione abbastanza omogenea e precisa all'attuale fase economica. Si è da più parti osservato come l'espansione del benessere economico favorisse presso le n1asse operaie una sorta di « desideologizzazione », che produrrebbe la fine dei tradizionali atteggiamenti di protesta operaia e l'accettazione di un tipo di vita fornito di molte caratteristiche di comfort e di sicurezza già attribuiti alla borghesia 21 : 11 A. Touraine, La classe ouvrière, in « Christianisme », mars-avril 1959. 18 Vedi anche: J. M. Vincent: La pianificazione, il IV Piano e il movimento operaio in « Problemi del Socialismo», aprile 1961. 19 Uno degli argomenti più utilizzati da parte sindacale in favore della prudenza di fronte all'adesione alla pianificazione è quello che sottolinea come le rappresentanze operaie siano le sole a non avere responsabilità dirette nell'esecuzione del Piano. I sindacati si orienterebbero, quindi, verso la domanda di un riconoscimento legale della « sezione sindacale dell'azienda» che dovrebbe avere i mezzi di intervenire nel controllo della vita economica dell'impresa. Su queste discussioni, vedi, tra l'altro, Les sindicats et l'offensive sociale, di P. Belleville in « Forum », mai 1962. 20 Il Sindacato e i due tempi del piano, di Ercole Bonacina, « Avanti! », 16 marzo 1962. 21 Su questo tema si veda, tra l'altro, il numero di sett.-ottobre 1961 dei « Cachiers de la Republique », dedicato a « La Lutte des classes dans la societé moderne». 41 Bi~liotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==