Il movimento sindacale in Italia e in Francia l'altra il Parlamento. Questa situazione, oltre a condurre, secondo una tesi assai diffusa, alla promozione dei « gruppi di pressione » a corps intermediaires fra il paese e la Pubblica Amministrazione, ed insomma ad una istituzionalizzazione della loro partecipazione alle decisioni della politica economica e sociale (crescenti poteri ad esempio del Conseil Economique et Sociale), produce di fatto un vuoto politico, in cui le associazioni professionali - ed i sindacati in particolare - si trovano ad affrontare responsabilità e prendere posizioni fino a qualche anno fa proprie dei partiti politici. Il Front sindical commun costituito nella prima metà del '61 - dopo la rivolta dei generali - fra C.G.T., C.F.T.C., Federation de l'Education Nationale et Union Nat.ionale des Etudiants Français, costituisce il fatto nuovo in cui si è espressa questa situazione. E superfluo notare come il carattere eterogeneo delle categorie che vi sono rappresentate - particolarmente nuovo è l'intervento dell'UNEF, specie in questa forma di piena collaborazione con le categorie lavoratrici - accentua la funzione e la vocazione politica d'emergenza, assai più che strettamente sindacale, di questo raggruppamento. Più d'un leader sindacale ha espresso a proposito di questo processo, la preoccupazione che l'istituzionalizzazione delle responsabilità sindacali nella politica generale del Governo (così come - vedremo più avanti - nella sua politica econon1ica), pur allargando considerevolmente l'udienza e l'importa11za delle tesi sindacali nelle decisioni politiche, rischia di metterne in serio pericolo la libertà d'azione e di legare i gruppi sindacali all'attuazione di una politica governativa in cui la loro funzione potrebbe non andare al di là di quella, meramente strumentale, di fornitura dell'appoggio popolare, sostitutivo di quello parlamentare acquisito nel precedente regime attraverso il sostegno dei partiti. In altri termini, il sindacato rischierebbe, in un rapporto diretto - o mediato solo da forze amministrative e non politiche - con gli organi di decisione politica, di essere fatto oggetto di marchandages che forze di tipo veramente intermedio fra i gruppi sociali e l'apparato politico - come i partiti - e non identificantisi sostanzialmente con un gruppo sociale - come i sindacati - sembravano assai più atte a sostenere. II. Nell'esame dei modi e delle forme assunte dal movimento sindacale nei due contesti, le cui particolarità si è cercato di mettere in luce nella prima parte, è sembrato utile distinguere due aspetti. In un primo 31 .,, Bibliotecaginobianco
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