• Jean Meynaud e C'laudio Risé aggiornati, tra l'altro, nell'enciclica Mater et !vlagistra, dovrebbero ispirare le grandi linee, abbastanza vaste per consentire un'azione elastica e diff ere11ziata. 2) PARTICOLARITÀDELLA SITUAZIONE ITALIANA Al di là, tuttavia, di questi elementi comuni, esiste tutta una serie di considerazioni che permette di cogliere le numerose differenze della situazione italiana e francese. Se cerchiamo di valutare la posizione dell'azione sindacale nei due Paesi, l'Italia presenta rispetto alla Francia importanti elementi sfavorevoli, sia da un punto di vista più propriamente politico, esterno al settore sindacale, sia da un punto di vista interno, relativo alla condizione del mercato di lavoro. A) Elementi politici sfavorevoli. - Per quanto riguarda gli effetti indotti sul movimento si11dacale dalla situazione politica, è indL1bbio che lo svolgimento dell'attività sindacale è in Italia pesantemente ritardato e ostacolato dall'eredità lasciata sull'insieme del paese da venti anni di regime fascista, ispirato ed aiutato, fin dall'origine, da forze che erano contro ogni forma di auto1101nia, associazione e rivendicazione operaia. Il fatto che uno dei vanti più ostentati dal regime fascista fosse l'avere liberato il paese da una serie di disordini sociali ct1lminati in scioperi estesissimi ed occupazio11i delle fabbriche ha presumibilmente condizionato negativamente verso gli scioperi ed altre forme di rivendicazione operaia buona parte delle generazioni cresciute sotto il fascismo, (ed il fatto che questa giustificazione del regime fascista sia rimasta in alcuni manuali di storia adottati nelle scuole del dopoguerra ne parrebbe una prova). È in fondo buona parte della mitologia fascista in politica in terna ( « i treni in orario ») che è lontana dall' essere scomparsa nelle. classi borghesi italiane; e resta legata ad una concezione dell'ordine nella vita dello Stato cl1e il lavoratore non ha modo di danneggiare, per protesta o dissenso. D'altra parte, la soppressione dell'esercizio della libertà sindacale ha obiettivamente indebolito la forza del movimento stesso, spezzandone la continuità e riducendo11e le energie. Infine, lo Stato fascista apprestò uno strumento antisi11dacale di primaria importanza nella organizzazione di una polizia allenata mentalmente e fisicamente alla repressione· delle libertà civili, prima_ fra tutte q11ella sindacale. - Non vi è dubbio che un organismo dell'efficienza e della durezza della « Ce~ 28 Bibliotecaginobianco
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