') Difesa dell'Europa ed europeismo prevedevano un così asciutto rifiuto della Gran Bretagna; e probabilmente la strategia della « controforza » era, per essi, anche un modo di tornare a quel controllo an1ericano di tutte le armi nucleari dell'Occidente che era suggerito dall'idea fondamentale della loro revisione strategica, di cui s'è già detto. È certo, tuttavia, che il rifiuto inglese ha riportato in alto mare l'intera questione, e costringe Washington a cercare altri modi di giungere ad una soluzione del problema de] controllo unificato sugli apparati nucleari dell'Occidente. Il secondo assunto fondamentale della nuova strategia americana riguarda più direttamente l'Europa, e resta valido anche se la strategia della « controforza » non l1a, come s'è visto, nessuna possibilità di attuazione pratica. L'ipotesi dell'olocausto nucleare ha indotto, i teorici militari americani a ritenere estre1namente improbabile che una delle due super-potenze scateni una guerra atomica, ed a considerare, perciò, come più verosimile la prospettiva che i futuri conflitti saranno combattuti con armi convenzionali. John Strachey, che è ministro della difesa nel cosiddetto « gabinetto-ombra » ritannico, ha, di -recente, ricordato che le guerre che si sono fatte negli ultimi quindici anni sono state combattute tutte con armi convenzionali, e che nulla induce a pensare che quello che è stato vero in passato, quando la distruttività delle armi nucleari era assai minore di quella attuale, non debba essere vero anche in avvenire. Ed ha aggiunto che l'Europa, che vanta il massi.mo di concentrazione della popolazione e della ricchezza industriale, dovrebbe prepararsi appunto ad una guerra di tipo convenzionale. Come si vede, sono osservazioni ragionevoli, che forniscono argomenti al concetto degli strateghi del Pentagono. E se è vero che il J)roblema di una guerra condotta solo con le armi convenzionali è reso più complicato dall'esistenza delle armi atomiche tattiche, la cui potenza di distruzione è conosciuta solo per via deduttiva, e la cui pratica utilità in un conflitto è affatto ignota perché quelle armi non sono n1ai state sperimentate, è vero anche che questa considerazione non altera molto la linea del nuovo ragionamento strategico americano, la cui conseguenza concreta, com'è facile immaginare, è che dal momento che vi sono fortissime probabilità che un'eventuale guerra in Europa sarà combattuta con le armi convenzionali, è necessario che ci si prepari a combattere proprio questo tipo di guerra. Il che vuol dire che è non solo inutile, ma addirittura dannoso, che l'Inghilterra o la Francia sprechino tempo e soprattutto danaro per costruire un apparato nucleare affatto futile; e che invece i paesi europei dell'Alleanza Atlantica dovrebbero impegnarsi a costituire un forte esercito convenzionale, lasciando agli Stati Uniti il compito di garantire 17 Bibliotecaginobianco
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