• Cronaca Libraria SOCIOLOGIA ROETHLISBERGER F. J.: La cooperazione nell'azienda. Milano, Edizioni di Comunità, 1961. Questo libro di R. è dedicato a Philip Cabot « il cui interesse per il pensiero scientifico - è detto nella dedica - non ha sminuito la sua capacità di agire con intelligenza». E questa virtù di Cabot ci sembra poter riconoscere anche nello stesso R. per il quale intelligenza e pensiero scientifico insieme, non hanno appiattito la dimensione ' umana ', permettendogli di vedere l'uòmo dell'azienda senza vivisezionarlo e senza alterarne la più genuina unitarietà. « La cooperazione nell'azienda » è libro recente per l'Italia ma ha ormai venti anni di vita: uscito nel '41 in America, è giunto nel '56 alla sua 12a edizione. È perciò un lavoro il cui contenuto ha già subito il collaudo del tempo e la cui efficacia ci giunge avvalorata dall'essere ancora attuale dopo venti anni e ancora fertile pur trattando un argomento condizionato alla rapida mutevolezza dei moderni fattori aziendali. È il motivo di questa sopravvivente vitalità è dovuto alla nota che caratterizza l'intero lavoro: essersi l'autore ancorato ai valori umani dell'azienda i quali, indipendenti da ogni contingenza, garantiscono per un numero indeterminato di anni la freschezza e l'attualità del linguaggio. Inoltre, a tale persistente validità, contribuisce il metodo stesso di lavoro, per essere ricco di una discorsi vi tà tanto vivace da potersi dire 'esistenziale ', in modo da trovare la via migliore per garantire scientificità ad una ricerca su ' materiale ' umano, se è vero che una scienza per essere tale deve preoccuparsi anzitutto di adeguare il suo mezzo d'indagine al suo oggetto. Elton Mayo, di cui R. è stretto 126 collaboratore, nel dettare la prefazione a questo lavoro, fa il punto sullo stato di fatto sul quale il lavoro indaga. Nella comunità industriale tipicamente moderna, egli afferma, « la capacità di cooperazione spontanea ed efficiente è quasi scomparsa»; e ciò a causa di tre ' abusi ': l'abuso della ricchezza; l'abuso della scienza e del sapere; l'abuso del potere. Gli sforzi per il miglioramento dell'azienda finora sono stati diretti solo verso una valorizzazione della sua efficienza economica cnme se un complesso industriale fosse un'organizzazione tendente con esclusività ciecamente caparbia verso finalità di puro valore economico. Lo aspetto un1ano di questa organizzazione non ha tardato a risentire la sproporzione delle attenzioni convogliate verso la efficacia e si è stabilito un circolo vizioso in cui la perdita di una spontanea e pacifica cooperazione ha finito per compromettere anche il rendimento economico. L'importanza del fenomeno ha sollecitato rimedi frustrati o da troppa drasticità politica o da vaneggiamenti semplici fino all'utopia, sicché il R. è indotto a suggerire un metodo nuovo per conciliare la certezza scientifica con la fluidità della natura umana, che gioca il suo ruolo determinante nella composizione strutturale dell'azienda. La fondatezza del problema è suffragata da ricerche ed analisi condotte per 16 anni presso il complesso della Western Electric di Chicago. E le stesse ricerche assicurano l'importanza predominante nel campo della collaborazione ai sentimenti anzicché alla logica ed al diritto. Ciò giustifica e postula una più dettagliata indagine sui sentimenti, sui loro rapporti con l'individuo che li esprime, sulla loro atti tu dine ad essere influenza ti e modifica ti da elementi esterni al soggetto. Ne risulta una visione dell'azienda Bibliotecaginobianco
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