·- Difesa dell'Europa ed europeismo ' vitale per essi, una decisione dalla quale dipende la loro sopravvivenza come società libere, sia presa da uno straniero e misurata sull'interesse nazionale di un altro paese. . Di qui appunto la decisione di De Gaulle di costituire una « farce de frappe », una capacità di attacco atomico francese, sganciata dalla · decisione americana. Il ragionamento che i circoli dirigenti di Washington hanno opposto alla decisione francese (la considerazione, cioè, che la Françia non può minimamente costituire una forza di rappresaglia nucleare capace di sopravvivere al primo attacco dell'avversario, e dunque capace di apparire veramente una forza di rappresaglia e di rappresentare un deterrente reale che scoraggia in partenza l'aggressione), questo ragionamento è perfettamente fondato; ma non è sufficiente ad eliminare il timore che ha suggerito a Parigi la decisione che si è detta, il timore di essere abbandonati dagli Stati Uniti ad ·un attacco sovietico. De çiaulle ed i suoi consiglieri sanno perfettamente che l'economia francese non può sopportare lo sforzo che da qui11dici anni sta sopportando l'economia americana; ma il loro calcolo politico non prevede affatto uno sforzo del genere. Ad essi basta avere il potere autonomo di decisione: in caso di aggressione sovietica all'Europa, se gli americani mostrassero l'intenzione di non intervenire con le armi nucleari, sarebbe sufficiente la decisione francese di un simile intervento per costringere, di fatto, gli Stati Uniti a fare altrettanto. Kennedy ha detto molto giustamente che ' « le forze nucleari operanti indipendentemente sono, pericolose, costose, facili a diventare antiquate e senza efficacia come deterrente »: ma la:· verità è che Parigi vuole non già un deterrente suo proprio, ma un meccanismo politico-militare che costringa il deterrente americano ad en-, trare in azione. E dal n1omento che Washington non ha concesso l'armamento atomico della Nato o, per dir meglio, non ha concesso il trasferimento del potere di decisione sull'impiego delle armi nucleari dalla Casa Bianca al comando della Nato, i circoli dirige11ti di Parigi hanno cominciato a costruire in proprio quel meccanismo politico-militare che si è detto. ~e\ haono_ fatt. ':alere le loro ragioni a Bonn, che è sulla prima linea di un eventuale attacco· ·sovfetièo ecr è perciò particolarmente sensibile ai proplemi della difesa europea: costituita, così, una linea politica comune francese-tedesca (sia pure con i tentennamenti e le incertezze di cui hanno dato ampia prova nell'ultimo anno i dirigenti della Repubblica Federale Tedesca), i francesi hanno fatto il volto delle ; armi all'Inghilterra, che ·chiedeva di entrare nel MEC e che avrebbe potuto contestare alla Francia il leadership del club europeo, ed hanno rilanciato, a loro modo, il problema di una direzione politica integrata dell'Europa occidentale. Il disegno di Parigi è di una chiarezza carte11 Bibl_iotecagihobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==