Dalla terza pagina al supplemento letterario cio col lettore anche quando i temi in discussione non siano, in sé, tra i più attraenti. L'el?eviro o la noterella mondana diventano altrettanti « corsivi », un'intervista si chiama « rivelazione ». La terza pagina è in linea con questo programma. Tra gli argomenti protestatari di cui si nutre il giornale vengono dirottati in « terza » quelli che si ritengono più idonei ad esercitare un'attrazione « specializzata » in campo intellettuale. Tutte le formule del frontismo culturale d'ispirazione comunista vi sono infatti passate: la teoria del partito-guida, la « battaglia per il realismo », la cooptazione del De Santis con relativo « superamento » dell'estetica crociana, l'interpretazione « ufficiale » di Gramsci, il meridionalismo del Movimento di Rinascita. Le inchieste su eventi e situazioni della vita nazionale - alcune esemplari per abilità di ricerca e per capziosità di presentazione giornalistica - sono state spesso avviate appunto in terza pagina. Il periodo della massima efficacia strumentale di un quotidiano del genere è probabilmente trascorso, e ci si augura non debba rinnovarsi. Il giornale romano è, infatti, un tipico prodotto della guerra fredda. Ora il suo slancio iniziale sopravvive, sia pure soltanto in parte, nella misura in cui va stabilizzandosi come una duratura acquisizione tecnica. È indubbiamente vero che le formule frontistiche a1;>paiono ora superate, che i letterati idolatri del realismo socialista sono stati in buon numero associati all'industria culturale e protestano molto meno che un tempo, che esiste una maggiore concorrenza nel campo della denuncia degli scandali, della difesa dei valori della cultura, ecc .. Ma è vero anche che un giornale d'opposizione attento e scattante troverà sempre del materiale da macinare e un suo spazio nell'opinione pubblica. Quando non c'era ancora Il Giorno, Paese sera fungeva da quotidiano complementare presso una diffusa zona di opinione radicalprogressista, anche al di fuori di Roma. Oggi, soppiantato quasi del tutto in quel compito, è diventato più « locale », ed ha ancora buon gioco ad alimentare il suo animus polemico ai problemi di una contraddittoria metropoli ricca di spunti di cronaca, traboccante di insolute difficoltà politiche e tutelata da una mediocre retorica ufficiale. Il di- .- scorso può valere, con qualche variante, anche per il compito svolto a Palermo dal quotidiano L'Ora (che è una filiazione di Paese sera), mentre appaiono invece spiegabili certe difficoltà, di linguaggio e di penetrazione, con le quali· pare stia scontrandosi, in una città politicamente più aperta come Milano, l'altro membro della famiglia paracomunista, Stasera. Questi giornali sembrano comunque rendersi conto di essere usciti dalla fase « eroica» e si presentano sul mercato ben 119 Bibliotecaginobianco
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