• Nello Ajello legittimare e sorreggere l'esperimento di Paese sera presso coloro che, non condividendone l'ispirazione politica, ne approvano l'impegno e la vitalità. E specie nel periodo della maggiore depressione politica della stampa italiana - la cui situazione ha cominciato a sbloccarsi solo negli ultimi quattro o cinque anni - sempre che negli ambienti democratici venisse formulata la preoccupazione di non lasciare ai comunisti il monopolio delle denunce morali e delle critiche giuste e documentabili, si alludeva implicitamente allo spregiudicato Paese sera più che alla grigia e funzionariale Unità. Nel quadro dell'attività di fiancheggiamento politico svolta da Paese sera, all'informazione e al dibattito culturale spetta un compito rilevante. È noto cl1e le simpatie « frontiste » più imprevedibili sono state guadagnate al comunismo sotto il segno della protesta intellettuale e della satira contro il « provincialismo mentale » delle classi dominanti. Paese sera ha perciò conservato sostanzialmente intatte le impalcature della terza pagina (come essa è oggi nei migliori quotidiani « borghesi » ), anzi le ha rafforzate, quasi a sottolineare che il proprio carattere di novità non va inteso come una rivoluzione a sfondo tecnico, esteriore, ma come una sostanziale diversità nell'interpretazione dei fatti, anche e soprattutto di quelli della cultura. Questo conservatorismo tecnico non sembri singolare in un organo collegato con un partito di massa come quello comunista. In primo luogo, s'è detto; al Paese sera non interessano tanto i comunisti quanto i possibili « compagni di viaggio », non le fedi da rafforzare ma le solidarietà da acquisire. In secondo luogo l'atteggiamento illuministico (più che la « facilità » giornalistica) è una nota tipica del linguaggio comunista. Paese sera si discosta dalla liturgia di partito quel tanto che è consentito dalla tattica (quando tentò di allontanarsene troppo, alcuni anni or sono, attraversò un periodo di crisi redazionale molto grave) e compensa con la vivacità dei suoi interventi d'attualità ciò che perde in rigore ideologico. Ma l'impronta illuministica la si ritrova nel suo impegno a far ascoltare, tra il dominante conformismo politico, il suono dell'« altra campana», e a sfatare il mito di un'opinione pubblica del tutto sorda agli eventi che le si svolgono intorno. Rispetto a un giornale come Il Corriere d'informazione, Paese sera è dunque meno facile, ma molto più pungente. L'azione di richiamo del primo si basa sull'ottimismo e sulla bonarietà neo-capitalistici (va rilevato, per incidens, che Il Corriere d'informazione, in occasione della nascita del governo di centro-sinistra, non ha fatto le scene cui s'è abbandonato il Corriere della sera), quella del _secondo sulla maldicenza « populista », la quale è un ingrediente tale da facilitare l'approc118 Bibliotecaginobianco
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