• Nello Ajello al « Giorno della donna », al « Giorno dei ragazzi », ecc.) e pur tenendo a sottolineare, in mille modi, la propria vicinanza di stile col giornalismo americano, non abbia dato vita ad un supplemento lettera.rio vero e proprio, sul modello di quelli di cui si adorna appunto la migliore stampa quotidiana in America. La sezione settimanale consacrata a « letteratura e arte nel mondo » non esaurisce gli argomenti di cultura da esso coltivati, e non raccoglie tutti i motivi, gli spunti, le occasioni che vengono svolti in ordine sparso ma con larghezza e continuità. Quella rubrica del Giorno non è più terza pagina, anche perché ha un carattere riassuntivo e informativo collegato con la sua periodicità più rada, e non è ancora un « supplemento » d'interesse sezionale, staccato dal corpo del giornale in maniera netta e. visibile, come impaginazione e tipo di stampa, alla stregua degli altri « accessori » cui s'è accennato. Essa appartiene in pieno al giornale, condividendone il piglio e la maniera espositiva, diffondendosi su soggetti ad esso omogenei e congeniali (i pretesti di Arbasino, ad esempio, non sono difformi, come genere giornalistico, da quelli di Soldati o di Buchwald: in essi si prolunga la stessa impostazione redazionale, se si vuole il medesimo caratteristico manierismo). Vuol dire che non sfugge ai responsabili del Giorno l'importanza che il particolare tipo di letteratura da esso praticato riveste all'interno del giornale. Si potrebbe, anzi, concludere che i temi culturali trattati dal Giorno, intersecandosi e distribuendosi nelle sue pagine « ordinarie », lo influenzano dal punto di vista formale in misura maggiore di quanto non capiti ai quotidiani che rispettano la « terza » come istituzione autonoma. Un discorso in parte diverso va fatto per i quotidiani del pomeriggio e della sera. Anche qui, la possibilità che la terza pagina sopravviva o meno deve essere valutata in base al ruolo che questi giornali interpretano sul mercato dei lettori. Istituzionalmente più « popolari » dei loro confratelli del mattino, essi sono andati assumendo in questi ultimi anni un volto autonomo, adatto alla loro funzione di succedaneo, di supplemento infqrmativo. È una differenziazione tecnica che investe, in una certa misura, anche il loro linguaggio. I quotidiani della sera stanno a quelli del mattino come l'aneddotica sta alla cronaca, come una indiscrezione politica - sia pure tendenziosa - sta a un calibrato articolo di fondo, come un'intervista letterario-mondana sta a una recensione critica. Globalmente, è molto più esiguo lo spazio che li separa dalla stampa periodica a carattere visivo e divulgativo. E questa vicinanza ha una ragione commerciale evidente. Il quotidiano della sera presenta un grado di indispensabil~tà sociale minore rispetto a quello del mattino. Può essere un accessorio piacevole e contingentemente 114 Bibliotecaginobianco
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