• Nella A j ella « non bada a spese ». Un certo modo di trattare le cose della cultura è anch'esso nettamente neo-capitalistico. Dei quotidiani italiani Il Giorno è infatti il solo che appartenga in pieno al giro- dell'industria culturale, e che sia anzi uno dei nodi di circolazione per i messaggi, le autocitazioni, gli scambi ·di notorietà, i neologismi, i fraseggi gergali che essa elabora. Il fatto che il giornale sia sottile e cosmopolitico in qualunque sua parte abolisce i11fatti nel lettore la distinzione istintiva fra trattazione a livello politico (tipica del quotidiano d'informazione) e a livello « ricreativo ». Si tratta, nell'insieme, di un tipo di informazione politica e culturale non tanto per iniziati quanto per coloro che amano essere trattati come tali, perché si sentono anch'essi parte integrante (se non altro come utenti) dell'industria culturale; e quindi ritengono non ci sia nulla di troppo modernamente osé per loro. In campo politico, economico-sociale, letterario, mondano, sportivo, Il Giorno potrebbe assumere come slogan: « Il giornale per quelli che hanno mangiato la foglia ». In questa luce va considerata qualche ingenuità formale dovuta alla febbre di essere brillante (certi titoli sintetici e allusivi, per élite), qualcl1e atteggiamento furbo e scettico alla Espresso, quella sicurezza pungente, ironica, che fa vibrare non solo le note e le corrispondenze politiche ma a11che gli articoli di letteratura e di costume, i pezzi di cronaca locale, la rassegna degli spettacoli e i resoconti sportivi. Si tratta di u11 tipo di esposizione giornalistica che - sperimentato dai migliori periodici di scuola longanesiana - ha già conquistato, da vent'anni, un proprio mercato. L'averlo adottato per la prima volta in un quotidiano è stato tra i maggiori motivi di novità · offerti dal Giorno, e una delle ragioni del suo successo. Dato che Il Giorno manca della terza pagina, non è possibile isolare gli argomenti di cultura da una valutazione globale del quotidiano e della « maniera » giornalistica che esso esprime. Ma, come si diceva, gli ingredienti della pagina culturale ci sono tutti. L'elzeviro nazionale e intern~zionale vi celebra i suoi riti con il massimo onore e risalto - dalla « colonna di Fusco » a quella di Art Buchwald (in contemporanea col N. Y. Herald Tribitne), dal « Bastian contrario» di Mario Soldati alla rubrica «Le mura e gli archi» di Alberto Arbasino - giovan .. dosi di una presentazione adatta ad accentuare certi peculiari motivi, anche fisici, della notorietà dei suoi autori (la foto, il nome dello scrittore nel titolo della rubrica che ospita i suoi scritti) e a suscitare nel lettore, per questo o quell'articolista, una preferenza affinatasi nella consuetudine e D:ella confidenza intel~ettuale. La narrativa vi trova largo posto nel « racconto della domenica ». La critica letteraria la si incontra 112 Bibliotecaginobianco
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