Argomenti popolare avrebbero raggiunto soltanto la metà dei componenti del Consiglio). Fu così che per la seconda volta la DC assunse l'iniziativa nei confronti dei socialisti e questa volta in condizioni rese più favorevoli dagli sviluppi della politica perseguita dal partito sul piano nazionale. I quattro socialisti subordinarono, però, l'esperimento a una condizione politica più generale e, adeguandosi alla linea dettata dalla Federazione di Napoli, chiesero come compenso della loro collaborazione l'apertura a sinistra in tutti gli altri centri della provincia e soprattutto in seno al Consiglio Provinciale. Questa pregiudiziale rese impossibile la costituzione della maggioranza e determinò l'allineamento, in senso questa volta puramente negativo, dei socialisti con i comunisti. Tre mesi dopo era quindi necessario il ricorso al regime co1 mmissariale. La « amministrative » del 10 giugno sotto il profilo numerico hanno espresso gli stessi rapporti di forza avutisi nelle precedenti votazioni, registrando tuttavia una leggera flessione del Partito Comunista sia in voti che in quozienti. I comunisti hanno perduto un posto, che è andato a vantaggio dei socialdemocratici, mentre le destre hanno mantenute intatte le loro posizioni, questa volta per merito dei monarchici e dei missini e a danno del PLI, che ha subito un durissimo colpo, perdendo più della metà dei suoi elettori. In numero di voti, però, esse sono state sottoposte a un nuovo logoramento, che le ha sospinte ulterioramente ai margini 3 • Ancora più che nel 1961, le indicazioni della piccola cittadina vesuviana sono nette e precise, e riflettono i generali orientamenti politici del paese. In più, questa volta, il Partito Socialista ha accortamente presentato una lista dei car1didati composta in prevalenza da autonomisti, quasi a dimostrare che il partito, dopo due tentativi falliti, si preparava, senza pregiudizi, all'incontro coi democristiani. Questi ultimi, infine, si ripresentavano facendo leva sullo stesso programma che era stato coordinato coi socialisti cinque anni prima (priorità assoluta al problema industriale, municipalizzazione di alcuni servizi cittadini), decisi a sviluppare fino in fondo il dialogo coi socialisti. I fatti, in fondo, hanno dato loro ragione. E quell'esperimento che nel '57 era stato compiuto in contrasto con gli indirizzi centrali del partito, la scelta di una politica nella quale avessero la preminenza assoluta gli interessi delle forze lavoratrici, la tenace ricerca di una collaborazione che infrangesse le suggestioni del vecchio frontismo e fosse l'unico . strumento adatto a corribattere il Partito Comunista, sono stati, in 3 La consultazione del 10 giugno 1962 ha dato i seguenti risultati: DC 11.643 voti (17 seggi); PSI 3.192 (4); PCI 10.333 (15); PSDI 1.668 (2); Monarchici e MSI 1.373 (2); PLI 495 (-). 99 Bibliotecaginobianco
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