• Paolo Foglia non altro, che l'apporto dei voti delle « due torri », a parte il suo significato trasformistico, qualificava inevitabilmente la maggioranza, giacché i titolari di quei voti, dimostrarono, nelle successive vicende comunali, di restare fedeli ai partiti dai quali avevano affermato di essersi allontanati. Il fatto di avere accolto simili suffragi resta perciò una colpa ingiustificabile per la DC, la quale, pur di salvare le proprie posizioni di potere, aveva agito forse abilmente, ma certo spregiudicatamente. È vero, tuttavia, che, a spingerla su questa linea di involuzione, contribuì anche l'incomprensione deì socialisti, che sacrificarono l'alleanza, aderendo, forse con troppa pedanteria, alle direttive impartite dalla Federazione di Napoli. La nuova giunta di centro-destra, tuttavia, volle avere, polemicamente, un carattere e un orientamento strettamente amministrativi e si concluse alla scadenza elettorale del 1961. Tra questa votazione e le precedenti elezioni amministrative del 1957 vi furono altre due elezioni, le « politiche » del 1958 e le « provinciali » del 1960. Queste due elezioni segnarono un « ritorno » massiccio dei comunisti, ma esse vanno interpretate, al di fuori della vicenda amministrativa e andrebbero spiegate nel quadro più complesso dei risultati registrati in tutta la provincia. Questa interpretazione viene confermata dalla constatazione che nelle successive « ammistrative » del 1961 si riprodussero le stesse indicazioni offerte dall'elettorato in quelle del 1957, ridando alla DC quei suffragi che aveva perduto nelle « politiche » e nelle « provinciali» a vantaggio del PCI. Le elezioni del 1961, co·munque, segnarono la liquidazione delle destre. I partiti che avevano partecipato alla concentrazione delle « due torri » si presentarono singolarmente, ma raccolsero pochi suffragi. Il MSI non ottenne nessun quoziente, monarchici e liberali ne conquistaro110 uno ciascuno. I tre seggi perduti dalle destre vennero guadagnati uno dal PSDI, che riconquistò in tal modo il consigliere non eletto nel 1957, e due dalla DC. Il Partito Comunista, a sua volta, avanzò di due posti, ma a spese del PSI che perdette quasi mille voti 2 • Gli spostamenti ·avvenuti riducevano il numero delle possibilità per la composizione della giunta. Stritolato lo schieramento conservatore, rafforzata la DC, con un partito comunista che, in quozienti, aveva migliorato la sua posizione, restava in piedi la solo prospettiva del centro-sinistra, essendo tutte le altre soluzioni condannate al fallimento, se non altro per ragioni di numero (il centro-destra o il fronte 2 Ecco i risultati del 1961 nei dettagli: DC 11.591 voti 117 seggi); PSI 3.081 (4); PCI 10.955 (16); PSDI 815 (1); MSI 495 (-); PDIUM 1.157 (1); PLI 1.062 (1). 98 Bibliotecaginobianco
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