Paolo Foglia priorità per opere da realizzare. In tal senso, almeno, è orientata la parte centrale del programma della prossima amministrazione, la quale, se sarà fondata, come sembra sicuro, sull'arco dei partiti democratici, proseguirà l'opera iniziata dalla maggioranza di centro-sinistra formatasi cinque anni prima. Ritornando al significato politico della « risoluzione» del Consiglio Comunale nel 1957, essa indubbiamente, anche se non ebbe un benefico effetto pratico, costituì l'aspetto più importante della volontà di rinnovamento che la DC intendeva dimostrare, avvalendosi dell'ausilio indispensabile dei sei consiglieri socialisti. L'accordo di « centro-sinistra », con sindaco democristiano, nella persona del Prof. Lettieri (proveniente dalle file delle Acli), e vicesindaco un moderato socialista, il prof. Lucibelli, aveva, sul terreno politico, raggiunto il principale obiettivo che si erano proposti i democristiani, provocando l'isolamento dei comunisti, che, staccati dai socialisti, erano ormai passati definitivamente al ruolo di minoranza. Era stato in tal modo attuato il secondo tempo di una operazione delicata e difficile, la cui prima tappa era servita agli uomini della DC per interrompere, sia pure attraverso un compromesso colle destre, la durata delle amministrazioni di fronte popolare controllata dai comunisti. L'apertura a ~inistra, tuttavia, non aveva potuto rovesciare del tutto le posizioni dello schieramento locale e il repentino passaggio della DC dall'alleanza (sia pure di valore puramente tattico) colle destre a quella coi socialisti (che fino allora erano stati alleati dei comunisti), non era stato sufficiente a spingere alla opposizione le forze di destra che si erano raccolte sotto il simbolo delle « due Torri ». In realtà i legami che si erano determinati tra la DC e gli uomini eletti nella concentrazione di destra non potettero essere del tutto troncati. Perciò i rappresentanti delle « due Torri », pur di mantenere un qualsiasi rapporto con la maggioranza, assunsero in Consiglio un atteggiamento di « benevola attesa»: si astennero e vennero a costituire in tal modo una sorta di riserva sempre disponibile ove mai le sorti dell'amministrazione avessero subito una scossa. Questo gioco, tuttavia, non fu sostenuto in nome dei partiti, giacché i consiglieri della destra dichiararono, pur di mantenere questa singolare posizione, di agire al di fuori dei principi ideologici dei partiti nei quali si trovavano a militare. La DC, da parte sua, non mostrò di «gradire» il beneficio di quelle astensioni, ma non le respinse con l'energia necessaria. E, certo, questa compiacenza verso uomini che non agivano più in base ad alcun principio politico costituì una riserva mentale ai fini della collaborazione coi socialisti, una specie di asso nella manica da cacciare al momento 96 BibliotecaGino Bianco
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