Nord e Sud - anno IX - n. 29 - maggio 1962

Renato Perrone Capano - Calogero Muscarà Liberazione per la provincia di Firenze completano l'opera, mettendo in cl1iara evidenza il sacrificio di patrioti nobilissimi e degni di perpetua memoria . per tutto il popolo italiano. L'opera é anche corredata di un indice per nomi con riassuntive notizie biografiche. RENATO PERRONE CAPANO La geografia urbana Pur non essendo la più giovane delle specializzazioni geografiche, la geografia urbana è certo tra quelle recenti che hanno aperto una strada feconda di risultati e più ancora ne promettono per l'avvenire. La storia dell'ampliarsi dei suoi interessi e delle sue acquisizioni ripropone, in un intervallo di tempo assai breve, le stesse tappe fondamentali del processo di sviluppo della geografia nell'ultimo secolo e mezzo. La città era entrata nella prospettiva di studio della geografia attraverso la considerazione dei suoi aspetti « concreti »: la pianta e il suo sviluppo, ad esempio, si erano subito rivelati in relazione con le forme e la natura del terreno. Nel tempo stesso, appariva legittimo domandarsi in che modo le condizioni topografiche del territorio circostante giocassero sulla viabilità esterna, da· cui in buona parte dipendeva se· la posizione naturale era stata utilizzata. Questo modo di concepire lo studio della città si inquadrava infatti in una visione ecologica (e in buona parte deterministica) della geografia: alla geografia umana si era da tempo affidato il compito di approfondire le relazioni tra il dato fisico e quello umano. Il cammino che ci separa da allora si misura tutto nel Précis de Géographie urbaine di Pierre George (Presses universitaires de France, Paris, 1961), di recentissima pubblicazione. A poche d_ecine di anni di distanza, la prospettiva è mutata radicalmente. Nella impostazione del George, il peso delle condizioni che la natura pone alla città ha subìto un ridimensionamento. Due soli dei nove capitoli che compongono il volumetto si possono per certi aspetti ricondurre alla geografia urbana dei primi tempi: villes et conditions naturelles, e la forme, l'aspect, le développem·ent. Il primo tratta della posizione intesa come l' emplacement de la ville par rapport à des faits naturels (ma non sapremmo accettare tanto tranquillamente una simile limitazione) e del sito; l'altro prende in considerazione i rapporti tra forma della pianta urbana e forme del terreno. Ma nell'uno come nel secondo caso, l'Autore rifugge da una semplicistica schematizzazione deterministica. Il concetto di carref our, che già il Gottmann aveva proposto alla considerazione dei geografi in un interessante articolo sul metodo dell'analisi in geografia umana ( « Annales de Géographie », 1947), dà modo infatti al George di mettere in luce i rapporti intercorrenti tra geografia urbana e geografi.a della circolazione, e di chiamare in causa, attraverso questa, le condizioni storiche, accanto a quelle della natura. 82 ~ibliotecaginobianco

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