Nord e Sud - anno IX - n. 28 - aprile 1962

Leo Valiani condizioni odierne quello di cui la sinistra italiana ha bisogno é di una accettazione - non dico da parte dei comunisti che sarebbe in questo momento prematuro ed assurdo sperare - ma da parte del Partito Socialista Italiano dell'utilità dell'alleanza atlantica. Non già che dicano, n_on la combatteremo per il fatto che ci daranno il ministero del Bilancio o dell'Industria, nel governo a due fra cattolici e socialisti, ma che riconoscano che l'interpretazione democratica dell'alleanza atlantica si è rivelata giusta attraverso dieci anni di esperienze. Voi liberali di sinistra su questo punto avete avuto ragione; perché volete buttar via la ragione che avete avuto, per andare dietro alle sciocchezze - perché sono semplicemente sciocchezze, questi discorsi che si può essere nell'alleanza atlantica per metà e neutralisti per l'altra metà, ossia alleati con la firma e neutralisti nei fatti; queste cose lasciatele pur dire a quelli che ammirano quanti facevano fare all'Italia i giri di valzer. Dico invece che noi radicali, voi della sinistra liberale che avete formato questo Partito Radicale, tu Lo Pane, tu Luppi che dalla sinistra liberale siete venuti al Partito Radicale, avete avuto ragione in politica estera nei confronti dei comunisti e persino dei socialisti del 1948-53. Lasciamo pure stare per il momento i comu11isti per un dialogo diretto su problemi di questo tipo; possiamo dialogare con loro sui problemi passati e presenti dell'antifascis1no, sulla lotta contro il fascismo rinascente o altre cose comuni, ma non su questo. Ma, nei confronti dei socialisti, perché volete buttar via la ragione. cl1e per l'accettazione del Piano Marshall, dell'alleanza atlantica e del Mercato comune europeo, l'esperienza storica di questi dieci anni vi ha dato, quando poi sappiamo che da questo dipende il resto, che da ciò dipende la prosperità economica dell'Italia e da ciò dipende anche la possibilità di un governo durevole di centro-sinistra. Perché sappiamo benissimo che se per ipotesi l'Italia fosse sì folle da adottare la politica che viene consigliata da alcuni elementi avventati del Partito Socialista, cioé di stare nell'alleanza atlantica provvisoriamente, ma intanto cominciare a fare una politica neutralistica ed equidistante, questo significherebbe far crollare la democrazia in Italia, a favore dei fascisti, perché significherebbe portare le pilì grosse forze internazionali dell'alleanza atlantica e della Comunità europea dalla parte del fascismo italiano, che nella destra della democrazia cristiana, oltre che nel MSI, è ancora potente e che è forte soprattutto nell'apparato dello Stato italiano, nel suo esercito, nella sua amministrazione e nella sua diplomazia. Un governo di centro sinistra che facesse delle sciochezze in politica estera, finirebbe - e questo s1 é spesso verificato nella storia politica - con l'essere il precursore di una ondata fascista che lo spazzerebbe via sotto il manto della solidarietà - 66 Bibliotecaginobianco \

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