Nord e Sud - anno IX - n. 28 - aprile 1962

Leo Valiani no; sola questa può essere vera n1edicina; non ci sono surrogati a questo. Quella spinta dovrà anche investire i problemi di politica estera, ma non gia nel senso che l'Italia dovrebbe essere (su questo ha ragione Saragat che per altri aspetti noi critichiamo giustamente, io lo critico dal ~48per lo meno, dal '47 addirittura, ma stavolta ha detto una cosa giusta) contemporaneamente alleata e neutrale, per_ metà alleata e per metà neutrale. Questo sarebbe assurdo. Cari amici, che avete redatto il documento che porta la firma di Villabruna, in quel documento - ecco perché io non l'ho firmato quando me lo hanno presentato - c'é una cosa che non va bene. Non potete dire che se l'Italia sarà attaccata, gli altri ci debbono difendere; se la Germania occidentale fosse attaccata, noi ci riserviamo di non difenderla. Non si può essere alleati per metà; se siamo alleati lo siamo nella buona e nella cattiva sorte; solo questa é un'alleanza; se questa alleanza non la vogliamo, usciamone piuttosto e facciamoci pure disprezzare dal mondo intero; ci rivaluteranno fra vent'anni, se per vent'anni saremo stati su una posizione seria. Non si può qui appagarci dei discorsi sulla civiltà occidentale; figuriamoci se io non sento la civiltà occidentale, caro amico Luppi, ma il problema qui non é solo di civiltà, perché la civiltà orientale é perfettamente a posto a casa sua. Facendo parte della civiltà occidentale, in quanto civiltà democratica-liberale, io non sostengo nessuna superiorità della civiltà occidentale in confronto di quella orientale; dico - perfettamente d'accordo con quegli articoli che su ciò ha scritto l'amico La Malfa - la nostra civiltà democratico-liberale può andar bene a casa nostra, la loro civiltà, starà o non starà bene a casa loro, questo lo giudichino loro come politici, io semmai posso giudicarlo come studioso di storia, ma come politico non voglio - oltreché non posso - esportare la civiltà occidentale in Cina o in Russia. Però, dico, che se i paesi dell'Occidente, la cui civiltà democratica diamo per sottinteso, si trovano ad essere minacciati in un modo o nell'altro da una spinta non già di civiltà - perché anche da lì la civiltà poi si diffonde col pensiero che é intercomunicante, che non conosce frontiere, e per esempio l'idea della pianificazione economica é venuta alla socialdemocrazia occidentale, fra le due guerre, dall'Unione Sovietica - ma di natura militare, come per esempio a Berlino, da una spinta che mette un muro e un esercito dietro a quel muro, i paesi occidentali non possono che resistere, seppure pacificamente; se non sono vili devono resistere, senza provocare l' avversario, ma anche senza spaventarsi. E guardate che questo é l'unico linguaggio che i dirigenti comunisti sovietici odierni comprendano. I comunisti italiani, amico Luppi, comprendono anche un altro linguaggio, grazie alla loro educazione democratica. E' vero, c'é un fenomeno di revisione democra64 Bibliotecaginobianco

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