.. Documenti laico, intransigente e disinteressato, dello Stato superiore agli interessi particolari, senza del quale, in Italia, per le origini stesse dell'unità italiana, vincono sempre o il trasformismo o la dittatura, che nel nostro paese non é mai di sinistra. L'apporto radicale, cioé per essere molto precisi, quel determinato apporto che ha dato e può dare questo Partito Radicale (non mi riferisco a quello post-risorgimentale, per quanto anche allora le cose si siano svolte, inizialmente, in modo non molto dissimile), é garantito dal liberalismo di sinistra che costituisce la fisionomia originaria del partito. E ve lo dico con tanta maggiore obiettività perché io non provengo dalla sinistra liberale, io provengo da un'altra esperienza, provengo da un'esperienza di socialismo, sia pure di socialismo liberale o libertario, ed è precisamente per questo che vedo le cose forse con maggior chiarezza di alcuni di voi che invece vengono dalla sinistra liberale. Come sovente accade, proprio le cose che hanno vissuto, molti le vedono più confuse. Cosa é mancata alla sinistra italiana nel '19 ed anche nel '45/'46? È mancata una forte componente liberale che fosse integralmente di sinistra. Non che ma11cassero dei liberali d_i sinistra, ve ne erano anche allora, ma essendo fusi con una grande massa liberale che era invece conservatrice e addirittura, talvolta, reazionaria, non poterono far valere le loro posizioni. Se pensate a Giovanni Amendola, vedete che egli rappresentava queste ·posizioni anche nel '19; ma sol0 t~oppo tardi, quando cioé il manganello fascista era già pronto ad abbatterlo, nel '24/'25, costituì l'Unione Democratica Nazionale, che intendeva congiungere la sinistra liberale alle altre forze di sinistra, repubblicane e socialiste. Senza la compone11te del liberalismo di sinistra voi non riuscite a condurre una oattaglia democratica vittoriosa in nessuno dei paesi occidentali che sono paesi di profonda, lunga, plurisecolare tradizione liberale e tanto meno in Italia ove il peso della Chiesa romana rende indispensabile la presenza di una forte critica liberale laica. Questa é constatazione che faccio da storico e da osservatore che ha partecipato alla lotta politica italiana ed europea dal 1926 in avanti. Io ho partecipato a tre grandi lotte e cioé alle lotte contro Mussolini, contro Hitler e anche contro Stalin. Non voglio mettere sullo stesso piano i tre dittatori, certo Stalin va messo molto al di sopra di Hitler e Mussolini. Del resto persi110 Mussolini era meno pazzo di Hitler. Prendiamo dunque il peggiore, cioé Hitler. La sensazione sicura che Hitler sarebbe stato abbattuto, io l'ho avuta quando il 2 settembre del '39, alla Camera dei Comuni, - la Polonia era stata invasa, la Francia non voleva dichiarar la guerra e neanche il governo inglese s'affrettava a difendere la sua alleata - mentre il capo del partito laburista, cioè del grande partito socialista inglese, criticava il governo, ma non gli usciva dalla bo~ca la pa57 Bibliotecaginobianco •
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