Nord e Sud - anno IX - n. 28 - aprile 1962

• Epigoni del meridionalismo cori1unista di Francesco Compagna · È stata pubblicata nella « Collezione storica » di Laterza una nuova antologia della questione meridionale: Il Sud nella storia d'Italia, a cura di Rosario Villari. È un'opera cl1e, per le tradizioni illt1stri della « collezione » di cui è venuta a far parte e per la veste molto attraente con cui si presenta, avrà certamente, e in buona parte ha già avuto, un ampio successo editoriale. Non sembra, però, che, almeno fino ad oggi, essa abbia avuio grande successo presso i critici più autorevoli: alcu11i hanno taciuto, altri ha11110for111ulato qualche riserva, altri ancora non hanno risparmiato giudizi severi. Anche noi, naturalmente, abbiamo qualche cosa da dire a proposito di questa nuova antologia della questione meridionale; e anche per noi si tratta essenzialmente di illustrare le ragioni di un dissenso rispetto ai criterii di cui si è servito il curatore per la scelta e per lé\ presentazione dei testi: un dissenso di cui non c'è da stupirsi, visto e considerato che da anni andiamo interpretando i dati della questione mericlionale in u11 modo diverso da come li interpretano Villari ed i . . . SUOI am1c1. Diciamo subito, quindi, che il c11ratore della rece11te antologia di Laterza è un giovane e valente storico di scuola comunista, e anche un attivo militante del PCI; e che, incaricato di preparare questo libro, per questa « collezione », egli ha dovu.to pertanto affrontare difficili problemi di dosaggio - per così dire -. sia per essere coerente con la sua formazione e co11 la sua militanza nel PCI, sia per non investire direttamente i lettori con le tesi comuniste, come avrebbe potuto e dovuto fare se si fosse trattato di preparare l'antologia per una casa editrice dichiaratamente comunista. Cosi ci troviamo ora in presenza di un libro cl1e rappresenta il massimo limite cui possono spingersi i comunisti nell'interpretazione della questione meridionale per non essere acc11sati di « revisionismo » da altri comunisti, e per accreditare in pari tempo le tesi del loro partito presso lettori non comunisti, a11che mediante una sapiente scelta dei termini di confronto con le tesi avanzate da altre correnti politiche e di pensiero. Questo limite, però, risulta alla prova assai rigido e ristretto. Può · 21 Bibliotecaginobianco

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