Nord e Sud - anno VIII - n. 24 - dicembre 1961

il cinema rispetto ad altri veicoli tradizionali (stam-pa, manifesti, radio, televisione). No.n vi sono dubbi possibili su chi, negli stadi dell'esercizio e del noleggio-, prende le decisioni; ma chi può essere considerato policy-maker nello sta.dio della produzione? Il film è una creazione collettiva, alla quale partecipano in varia n1isura il regista, l'autore; gli interpreti, lo scenografo, il musicista, il produttore. Se i primi hanno per il film un interesse quasi esclusivamente artistico, nè sono legati, se non in-direttamente, alla sua vita commerciale, il produttore ha per il film un interesse opposto. Soprattutto, questo, in Italia. Il produttore italiano non è infatti nè il producer della industria americana, nè il direttore di studio della industria sovietica. Non interviene direttamente nella formazione -del prodotto, in ogni sua fase, come il pro·ducer; nè, d'altro canto, ha compiti solo tecnici, relativi alla fornitt1ra -dei mezzi di produzione, come il direttore di studio. Ma partecipa, in maggiore o minore misura delle due attività, ( « Il produt- , tore non è un artista » scriveva Umberto Barbaro cc ma, 11ella migliore· accezione, un ' critico d'arte ' ») alle quali spesso aggiunge anche quella di cofinanziatore o finanziatore -del film. In pratica la vera funzione del produttore cine1natografico in Italia è una funzione industriale: egli è un imprenditore che, secondo la defìniziorie della economia classica, riunisce, nel luogo e nel tempo opportuni, i ca·pitali, · i tecnici e la manodopera necessari per la realizzazione del pro.dotto-film. A p,arte i condizionamenti, diretti ed indiretti, che i pro·duttori rice- ,vono dagli a1.1tori(che propongono loro determinate storie, o tali storie svolgo-no in un certo mo-do), -dal noleggio e dall'esercizio (che impongono loro, in misura più o meno sensibile, determinate scelte o preclusioni), dal capitale, dal governo (attraverso il sistema delle provvidenze economiche e l'istituto della censura), è in,dubbio che ai produttori spetti in definitiva il compito -di scegliere tra le storie proposte una determir1ata storia, di suggerirne eventuali mo-difiche (sia per scopi commercjali che di op-portur1ità politica); di programmare il piano finanziario, di scegliere i realizzatori. Attraverso queste scelte, attraverso l'impostazio11e di una determinata politièa di produzione piuttosto che di un'altra (alti e bassi costi, film di qualità o film commerciali, ecc.) i produttori influiscono stabilmente ed in modo determina-nte sul mercato cinematografico, sulla borsa degli autori e dei realizzatori, sull'esercizio, ·e, in definitiva, anche sull'indirizzo artistico di una intera cinematografia. Yertanto, solo il pro96 Bibliotecaginobianco

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