vecc11io nucleo· urbano al ce11tro, e di non essersi occupato delle possibilità economico-sociali del capoluogo collegate con quelle della· zona circostante. Ciò non è bastato però ai liberali p_otentini, cl1e proprio nelle ultime settimane, spinti da interessi ben precisi, hanno ritenuto di non poter approvare il Piano regolatore, ed _hanno fatto dimettere dalla giunta il proprio rappresentante. In una città della struttura sociale di Potenza, una p•olitica centrista messa· in atto da un gruppo che dispone di tutte le leve del potere ha molte possibilità di affermarsi t1lteriormente, anche se non r~esce a esautorare del tutto i partiti di destra. La comp·osizione del consiglio è risultata la seguente: DC 19 seggi, PSDI 2, PLI 2, PDI 3, MSI 4, PSI 4, PCI 6. Al posto del vecchio sindaco, cl1e eì-a funzionaTio del Genio Civile, si è avt1to un funzionario della Società Elettrica L·ucana, del gruppo SME. Ciò che appare positivo per un futuro prossimo è l' avvia1nento di una zona industriale nella valle ai piedi della città, jn vicinanza della stazione ferroviaria·, e affidata soprattutto alle cure del · concittadino ministro Colombo. Alcuni con1plessi industriali sono già scesi a Potenza, altri se ne annunciano, i11 vari rami (una fabbrica di pavimenti plastici moderni, una fabbrica cl.i birra, una· per l'in1bottigliamento di gas e una industria meccanica). Il consorzio per il nt1cleo industriale è p-resieduto dal segretario della DC che è un Presidente della' Provincia e Vice Presidente dell'Acquedotto Pugliese, e non appare ancora evidente la parte che potrà avervi l'iniziativa locale. Tutto ciò - come notava alla vigilia del 6 novembre Giovanni Russo sul cc Corriere della Sera n - « ha i vantaggi e gli svantaggi di un paternalismo tradizionale, perchè fa dipendere dal centro anche decisioni molto in1portanti, e non si jnquadra ancora in una prospettiva organica e obiettiva di sviluppo regionale » . Matera. Vario e interessante il panorama post-elettorale in provincia di Matera. Le maggiori perdite la DC le ha st1bite nei comuni con più di 10.000 abitanti (escludiamo per ora il capoluogo). No,n è avanzata ad Irsina, malgrado l'aiuto scoperto dell'Ente Riforma e del collocatore comunale, che era suo candidato alle provinciali. I-la perduto negli altri due centri, a Pisticci ed a BernaJda. A Pisticci la DC aveva sgovern<lto 89 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==