Nord e Sud - anno VIII - n. 24 - dicembre 1961

.............. , ............................................ ,.. . ... . .. ' I • ······•··· .. · · .. ··· ......................................... ------- ... •.............................. , .......... , ........ .,. ..... ,., .• ,.............. .,.................................. ,.,..~.,.,,,,. .. ••Y.~•v .,., "IV, ''f IIC, '/ 1-tV ~ t ........... , ... •••',li'"'' ,,. t ' .• modo. Si svolgeva u11 congresso provinciale il 18 giug110; e qui l' 011. De Meo non ripresentava più la sua candidatura, per accordi presi con altri parlamentari; veniva invece notato che era cresciuto il peso dell' on. Vincenzo Russo, giovane parlame11tare e ft1nzionario dell'EN~. Si ebbe pertanto una scelta di compromesso per la nuova segreteria, e l'ingresso nel comitato, con propria· lista, di sei giovani moroteifanfaniani, gli unici presentatisi all'assemblea con una mozione politica. A seguito di tali mutamenti si riprendeva110 allora le trattative, • sia in direzio.ne dei monarchici che dei socia1listi. Poi il comitato direttivo sezionale democristiano di Foggia_ pubblicava (lo riportava anche « Il Popolo » del 28 luglio) un documento in cui diceva che, cc consi-. derato che una gestione commissariale a'l comune eliminerebbe nel prossimo futuro ogni prospettiva d'i sviluppo democratico per una amministrazione efficiente, tenuto conto che dalla relazione del segretario politico, on. Mo.ro, al Consiglio nazionale del 20 luglio, è stata riaffermata la impossibilità di una qualsiasi alleanza tra la DC e le forze totalitcrrie » l' asserr1blea deliberava di « dichiararsi favorevole alla · formazione di una amministrazione al comt1ne di Foggia che poggiasse su una maggioranza precostituita DC-P'SDI-PSI, co11una giunta espressa dai tre partiti, Sll un piano puramente progra1nmatico, cl1e consentisse la effettiva soluzione de1 lle istanze ,della cittadina11za e in particolare dei rioni popolari e delle borgate )> • Il 31 luglio il comitato provinciale, invece, decideva che al maBsimo poteva consentire la f9rmazione di una giu11ta monocolore demo- ~ cristiana con l'appoggio esterno del PSDI e PSI. Si ritornava a convulse riunioni consiliari, in ct1i i democristiani votavano per sè e nel ba1lottaggio veniva eletto sindaco un consigliere socialista. Questi non accettava' la designazione (fra l'altro all' elezio11e aveva concorso un voto di estrema destra), e tutto tor11ava in discussione. Alcuni mesi son passati con la giu11ta dimissionaria, ed alla fine il Consiglio è stato sciolto ed t1n altro commissario è giunto a Foggia. Quanto al panorama delle elezioni in provi11cia, esso è il seguente. Si è votato in 13 comuni con oltre 10.000 abitanti, Foggia compresa. Sei di questi comuni sono andati alle sinistre: Apricena, Cerignola, Manfredonia, Orta Nova, Sannicandro, Torremaggiore. La giunta di Manfredonia, però, costituita grazie all'astensione di t1n consigliere della lista civica, è in pericolo, per i ripensamenti dello stesso. A Man- · fredonia, prima del 6 novembre e per oltre due anni, c'è stato il commissario, dato lo spaccamento del consiglio in due gruppi di forza pari. 82 . . 'r Bibliotecaginobianco

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