a11cora presto per· git1dicare il tipo di amministrazione i11atto. In qualcuno però, proprio nelle file della stessa DC, si avvertono già motivi di critica. È il caso di Altamura, dove in settori qualificati del partito si lamenta che il sindaco si comporti come un commissario, ignorando sostanzialmente i collegl1i consiglieri, ai quali impedirebbe praticamente ?i approfondire i problemi, imponendo solo una severa disciplina di gruppo. Dei due comuni andati alla sinistra - praticamente si è trattato di una riconquista - Bitonto fa registrare una vicenda complicata e interessante. PCI e PSI (rispettivamente l1anno 10 e 11 consiglieri) han- , 110riottenuto la maggioranza assoluta, ed hanno formato la giunta. Ad un certo punto un comunista, studente universitario, è uscito dal partito. L'ex comunista, i 18 democristiani e il consigliere missino hanno allora presentato in unica lettera le dimissioni -dal consiglio: obiettivo, come è chiaro, lo scioglimento del consesso. Riu11itosi il consiglio, questo in seco11da convocazione con i suoi 20 prese11ti prende in esame le dimissioni: poichè il primo firmatario dell'unica lettera era l'ex comunista, lo surroga, e così fa con gli altri, in modo che i consiglieri in carica sono di nuovo in maggiora11za e potrebbero votare nuovamente il bilancio, che in precedenza aveva avuto solo 20 voti, e qui11di non era stato· ritenuto ap,provato. Ma il prefetto non è d'accordo. Per qt1esto ha deciso di farla finita con i e< rossi » di Bitonto. Se avesse invalidato la delibera di surrogazio11e avrebbe dovl1to ancl1e indire entro tre mesi nuove elezioni, con la giunta di sinistra in carica. Invece, ha trovato che la giunta era « inefficiente » : ha sciolto giunta e consiglio e nominato un commissario prefettizio. Le nuove elezioni si faranno· poi con tutto il comodo. Delle giu.nte di centro-·destra diremo in breve: ad Acquaviva ]a maggioranza è stata formata dai democristiani più un monarcl1ico eletto nella lista del MSI; a Noci da democristiani e monarchici; a Polignano da democristiani e da 2 missini dichiaratisi indipendenti; a Santeramo da democristiani e da una lista locale di coltivatori diretti (ma l'accordo fra i due gruppi 1ìon ha resistito e il comt1ne non riesce a darsi una nuova giunta) a Tra11i da democristiani e liberali. Qui si è però avuta subito unaf crisi che parrebbe ora risolta sulla base di un accordo sottoscritto dalla sezione della DC, con il PLI e il MSI, per un monocolore ·di democristiani appoggiati dai consiglieri degli altri due partiti. A Gravina di Puglia -la giunta si regge su di una maggioranza formata da 12 democristiani, 3 indipendenti dj centro ed un ex comunista (i comunisti avevano avuto 12 seggi e i socialisti 3). Essa è il risultato 75 Bibliotecaginobianco
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