Nord e Sud - anno VIII - n. 24 - dicembre 1961

Pensateci, e, se credete, parlatene coi vostri amici. Se entraste i11 quest'ordine di idee, potreste parlare con Cuomo 7 che giorni fa mi parlava della necessità di un giornale a Salerno per co11trobattere la cc Riscossa » 8 • Roma, 8 ottobre 1922 Caro Cassala, ho la vostra e come siamo rimasti d'intesa sono a disposizione di Schettino 9 e, se non ostasse la sua difficoltà a muoversi, potrei vederlo qui anche subito. Dato ch'egli non può venire[?], vi terrò informato della prima gita che avrò occasione di fare verso Napoli: ma non vi recl1erà maraviglia se vi dico che, dopo tre settimane di moto perpetuo, e con i guai che stiamo attraversando, io trovo qualche difficoltà a muovermi immediatamente. Putroppo le cose del nostro Paese sono così gravi che vien me110 la voglia di badare ai propri casi, anche elettorali. Ad ogni modo assicurate pure S. che il ritardo non ha alcun significato, perchè io sono a sua disp,osizione per vederlo appena sarà possibile. Dite a Vitiello 10 la stessa cosa, rassicurandolo se ce ne fosse b-isogno; e pregandolo di fare altrettanto col suo partito. 7 Giovanni Cuomo, noto avvocato salernitano, fu docente di lettere e scienze sociali, autore di opere di letteratura e di diritto. Fu assessore comunale di Salerno, e fu, nel '19, eletto deputato nella lista della e< Stella a cinque punte >> dell~ quale facevano parte Andrea Torre, Clemente N1auro, Carlo Cassala, oltre a Giovanni Amendola, del quale fu in più occasioni un rivale. Cuomo fu rieletto deputato nel '21 e fu segretario del gruppo parlamentare del suo partito. Insieme a Clemente Mauro, all'avvento del fascismo, si ritirò dalla vita pubblica. Nel 1944, fu prima Sottosegretario, poi Ministro della P. I. nel primo ministero Badoglio. 8 Il settimanale cc La Riscossa fascista », che uscì nel '22 a Salerno, era il · giornale della Federazione provinciale del P .N .F. L'obiettivo principale della cc Riscossa n, a Salerno, era la lotta ad Amendola ed ai liberali, (fra i quali c'erano molti filoamendoliani) che governavano dal '20 1~ città. Infatti, prendendo a pretesto un telegramma di solidarietà con An1endola, votato dal Consiglio pochi giorni dopo l'aggressione a Roma, essi riuscirono, dopo di1nostrazioni e violenze, a provocare le dimissioni di una parte del Consiglio e la crisi dell'Amministrazione. 9 Francesco Schettino, di Pompei, fu sindaco di Scafati fino all'ottobre 1920. Fu liberale e massone e, anche dopo il '20, rimase attivamente presente nelle vicende politiche ed am1ninistrative della città. 10 Pasquale Vitiello, (n. 1885, 1nedico), il personaggio più rappresentativo del partito liberale a Scafati negli anni '20-'24, fu assessore delegato al Comune di Scafati fino al 1923. Insieme all' avv. Michele Giorgio, allora Sindaco, capeggiò una frazione di liberali, che si c~n1trapponeva all'ex Sindaco Schettino. Oramai su posizioni fasciste, Vitiello, successe, nel 1925, come Sindaco, al 57 Bibliotecaginobianco

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