Roma, 14 agosto 1922 Caro Cassala, ho avuto la vostra, e mi sono regolato in conformità al vostro desiderio. Debbo ora pregarvi di considerare, con me,. una questione della maggiore importanza. A voi non è sfuggito il carattere insurrezionale, e quasi rivoluzionario, della recente gravissima crisi che abbiamo attraversato. Il fascismo ha sospeso l'offensiva contro lo Stato, ma soltanto per rinviarla, e per sferrarla più decisiva in ottobre. Le finalità del movimento sono extra- legali tari e. Bisogna, in questo paio di mesi estivi, prepararsi a difen,dere l'Italia - e l'Italia, nel '22 come nel '19, si ·difende efficacemente salvando il Mezzogiorno dal contagio. Limitandoci alla nostra provincia, abbiamo il dovere ,di agire, senza ritardo, a Salerno, con mezzi morali ed intellettuali, per impedire che quel po' di infatuazione letteraria-provinciale-politicante che irradia da C. A. Alemagna 6 e soci, inquini e sovrecciti l'ambie11te. Abbiamo bisogno di un periodico. Perchè non trasferireste la « Provincia » a Salerno? Con maggiori mezzi, da raccogliere, col concorso di altri scrittori, potremo ,dare al giornale, diventato •settin1anale, . . . . maggiore respiro e maggiore risonanza. 6 C. Alberto Alemagna (1864-1927) fu un insegnante salernitano; servendosi del pseudonimo « Genera! Filareti », scriveva di letteratura, di storia contemporanea (cfr. La confiagrazione europea e l'Italia, Lanciano, Carabba, 1915; La Rivoluzione russa, con prefazione di Ettore Romagnoli, Napoli, Elpis, 1917); aveva inoltre, fama di esperto militare. Collaborava assiduamente al cc Giornale d'Italia », cc La Rivista d'Italia », cc La Sera » di Milano. Per un suo scritto del 188-9 (Dum fata trahunt - Etiologia e terapeutica degli ultimi moti italiani, Salerno, J ovane) si vantò, in un articolo del 6 giugno '24, sul cc Giornale d'Italia )>, di essere cc ... siccome riconobbe, unico forse nella Stampa italiana, il Marzocco, nel numero del 28 di ottobre 1923 », cc •• .il precursore più lontano che esista presentemente del movimento di rinnovazione, battezzato di poi, per motivi contingenti, col no1ne di Fascismo ». Alemagna non fu mai iscritto al PNF; anzi ne fu un critico originale; sostenne infatti che « le turbolenze le quali ogni giorno tribolano le organizzazioni. fasciste » avevano la loro origine nel fatto che, in esse, cc •• .la 1nentalità democratica non solo è incolume ed intatta, ma funziona automaticamente ... ». A Salerno, C. A: Alemagna svolgeva propaganda antiliberale ed antidemocratica; avversario di vecchia data di G. Amendola, durante il suo primo discorso elettorale, nel '19, nella piazza di Mercato S. Severino, attaccò, senza molto successo, Amendola, per il ruolo svolto nella stipulazione del patto di Roma. 56 , Bibliotecaginobianco
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