. - . . . ' rienze umane fino· a ieri chiuse od inerti può essere lievito a più radicali ri11novamenti - si è ripetuta puntualmente nella politica di riforma. È: un fatto che ormai non richiede più nè verifica nè conferma, <lacchè questa fase già si considera dai sl1oi autori come vittoriosamente conchiusa 5 • Più complessa ed amara è poi la lezione che può trarsi ,dal correlativo atteggiamento della politica ufficiale nei confronti -della città vera e propria. Nell'immediato dopoguerra si videro dapprima i piani di rico~ struzione prendere atto delle demolizioni, riconoscere i più gravi bisogni delle preesistenti popolazioni cittadine e segnare poche linee di massima (sulla traccia dei consolidati interessi immobiliari) per la reintegrazione del tessuto edilizio urbano. A questa fase, prettamente tecnica, doveva seguire quella ,dei piani regolatori, carte fondamentali, legge e garanzia del futuro delle città. Non è qui il luogo di intraprendere lln ennesimo bilancio negativo di questo tentativo di attuare fìnal1nente in Italia una politica urbanistica, non diciamo coraggiosa o novatrice, ma appena aggioranta coi tempi. Basterà notare che dei cento e cento piani previsti, pochi sono giunti alla fase di redazione e fra questi ancora meno sono quelli che hanno veduto t1n inizio di attuazione. Le conseguenze economico-sociali sono ovunque evide11ti: la speculazione fondiaria ·imperversa, condizionando l'iniziativa edilizia; questa, che corre anch'essa alla ricerca del massimo profitto, sfida quotidianamente il buonsenso eco1101nico,e aggrava il disagio sociale, ignorando i bisogni dei più poveri e superando perfino le richieste dei più ricchi. · La mancanza di ogni specializzazione funzionale nei comparti urbani e di ogni regolamentazione in tal senso, ha instaurato la legge ,della jungla, per cui la volontà del più forte condiziona la vita della collettività. Roma offre, su scala grandiosa, esempi di tale anarchia. Quartieri, considerati o imposti come residenziali di lusso, si so110trasformati in fc,- reste di pietra e cemento, ormai schifate, in misura crescente, da coloro che avrebbero la capacità economica per abitarvi. È il caso dei Parioli, a Roma, mentre altri quartieri di cc civile abitazione » - costruiti alla estrema periferia, da speculatori che, costringendo il Comune a realiz5 Un bilancio della cc riforma agraria », con particolare riguardo alla mancata attuazione di una politica urbanjstica nel senso sopraccennato, è delineato nel nostro saggio cc Terra senza città » pubblicato in cc Nord e Sud », n. 28, marzo 1957 (cfr. anche La pianificazione urbanistica del Mezzogiorno, Milano, Sperling e Kapfer, 1956). 23 I B~bliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==