Nord e Sud - anno VIII - n. 24 - dicembre 1961

cellatura nelle liste pronunciandosi in 111aniera diversa dai suggerin1enti delle federazioni). Il limite di età dei dirigenti si è fortemente abbassato, gli' uomini impegnati o co1nt1nq11elegati ideologicamente alla disciplina stali11iana sono praticamente scomparsi dai quadri medi, -cl1e sono qt1elli che più contano per la vita interna del PCI, mentre prevalgono gli ele- · menti cl1e provengono da u11e' sperienza si11dacale. Lo stesso accade, sia pure in misura minore, per le ammi11istrazioni locali, le cooperative, gìi organismi culturali, le organizzazio11i di sostegno. La federazio11e giovanile è, ·per suo conto, già -da qt1alche an110 sulla via che porta alla pratica della democra'zia interna. La consegue11za è che il partito, come struttt1ra, non l1a più sufficiente forza per costringere alla disciplina dell'esecuzione pura e semplice e alla regola dell'unanimità le nuove leve di militanti, i militanti iscritti alla CGIL, i giovani, i nuovi dirigenti, i vecchi iscritti cl1e si erano piegati, solo per u11a necessità gi·udicata inderogabile, al conformisn10 staliniano, ma co11servavano la riserva di un diverso clima con la fine della guerra fredda. Questa realtà fu misurata già, nella sua incidenza decisiva, cl1e era allora di molto inferiore a quella attuale, dopo il XX congresso di Mosca e i fatti di Ungheria, quando fu necessaria quasi un'azione di forza da· parte dei dirigenti centrali per troncare al punto giusto la tendenza che dilagava a rivedere radicalmente le abitudini interne di partito. L'operazione riuscì soltanto perchè l'on. Ame11dola, che aveva iniziato il processo di rinnovamento e in 11ncerto senso rappresentava la spinta al « nuovo corso » prese egli stesso l'iniziativa , del ritorno alla e, normalità » con un'apostrofe cl1e molti comt1nisti non l1anno cessato di rimproverargli: <e Compag11i, abbiamo discusso abbastanza, ora finiamola e mettian1oci a lavorare ». Leader della « giova11e gt1ardia n, l' on. An1endola potè evitare a tempo che si affermassero e si sviluppassero, sponta11ee e incontrollate, tendenze capaci di modificare profondamente la natura del partito e di mettere in causa il gruppo dirigente. Tutto il lavoro che la « giovane gt1ardia » ha fatto i11 questi anni mirava a preparare condizioni atte a non rendere pericolosa per l'unità e la forza del pa1tito la <e svolta » che, a breve o lunga scade11za, era scontata. La svolta, infatti, consiste nell'avvio ad una fo,rma qualsiasi di democrazia interna e non solo nelle affermazioni ideologiche e di principio che, dopo- il XXII congresso, sono state fatte nei documenti ufficiali del PCI sui problemi che interessano l'azio11e e l'avvenire del comunismo. Dal policentrismo alla cc via italia11a al socialismo », alJa posizione di Sta12 BJ.bliotecaginobianco

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