Nord e Sud - anno VIII - n. 24 - dicembre 1961

W OLFGANG BIRKE, European Elections by direct suffrage, Syntoff-Leyden, 1961. Nella letteratura europeistica si posson? notare due filoni distinti: quello cui appartengono opere generiche ___, spesso a carattere propagandistico e divulgativo -, e quello cui ineriscono invece lavari specializzati, riguardanti alcuni aspetti particolari della unifica- . z1one europea. Fra le trattazioni di carattere generale, che affrontano una vasta gamma di problemi, ve ne sono poche come quella delI' Albonetti (Preistoria degli Stati Uniti d'Europa, Milano, Giuffrè; 1960) che, vera storia diplomatica, costituisce una sintesi delle concrete realizzazioni per l'unità dell'Europa, recando un buon apporto critico e prospettando nuove soluzioni. Ma la letteratura di tal genere è, per lo più, scadente, e ciò induce ad accogliere con favore la monografia del Birke (European Elections by direct suffrage, Syntoff - Leyden, 1961), per quanto in essa manchino quegli spunti critici che caratterizzano, invece, l'opera di Albonetti. La monografia del Birke è dedicata all'esame delle elezioni europee a suffragio diretto. L'opera si divide in tre parti fondamentali alle quali vanno aggiunte un'introduzione e una · conclusione. 'In via preliminare l' A. cerca di fissare la nozione di suffragio diretto, per poter affrontare consapevolmente gli argomenRECENSIONI ti a favore -J e contro ---- le elezioni dirette della rappresentativa parlamentare europea. Nella prima parte passa in rassegna i sistemi vigenti nei paesi del Consiglio d'Europa; nella seconda compie un esame comparativo dei diversi sistemi elettorali, mentre nella terza considera gli elementi dei sistemi adottati nei vari paesi utilizzabili ai fini delle elezioni europee. Per coloro ai quali piacciono le formule sintetiche diremo che siamo di fronte ad una monografia di diritto elettorale comparato. Sulla materia elettorale esiste una vasta letteratura, ma vogliamo ricordare due opere italiane che presentano una stretta analogia con la monografia in esame, quella dell' Ambrosini (Sistemi elettorali, Firenze 1946; siamo all'epoca della nostra costituente) e quella dello Schepis (I sistemi elettorali, Teoria - Tecnica - Legislazioni positive, Empoli 1955; cfr. l'ampia rassegna bibliografica). Wolfgang Birke innanz~ tutto - dicevamo - prende posizione sulla definizione stessa di elezioni dirette, giacchè vi è una corrente che tende ad escludere la sussistenza del suffragio diretto in un sistema proporzionale con liste di partito. In questo caso, infatti, secondo il Leibholz ( Strukturprobleme der modernen Demokratie, Karlsruhe 1958, p. 17), a causa dell'interposizione del partito mediante la scelta dei candidati l'elezione perde la principale caratteristica per essere diretta e diventa, 119 Bibliotecaginobianco

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