• I . ia parte, cioè, che :interessava io ·stadio della distribuzione, la inclag:1ne conseguì dei buoni risultati. I dati raccolti non mancarono di venire utilizzati dalla committente dell'indagine 16 , e la loro esattezza trovò una verifica fin dalla prima campagna pubblicitaria che fu impostata sulla nuova base. L'indagine mancò i11vece -il suo obbiettivo per la seconda parte, quella relativa ai quesiti sul genere di film, sugli attori e registi preferiti, per la parte cioè che interessava lo stadio della prodt1zione. Gli stessi funzionari della Lux avanzarono molti d11bbi sulla possibilità di utilizzazione dei dati raccolti e sulla loro atten-dibilità. E ciò non solo per una naturale ,diffidenza verso la tecnica nuova e non ancora collaudata in Italia nel campo cinen1atografico, ma anche perchè taluni dati legittimavano il sospetto di una risposta non del tutto sincera degli intervistati, e conseguentemente co1npromettevano l'attendibilità ,dell'indagine 17 • Inoltre, ancl1e fuori di tale sospetto, i dati si rivelaro110 cli difficile utilizzazione. Ciò soprattutto, a nostro parere, perchè si trattava di un sondaggio diretto, ed abbiamo già es·pressa l'opinione che dati utilizzabili allo stadio della produzione sono ricavabili solo da un'indagine di tipo motiva16 La pubblicità della Lux Film ricevette un nuovo impulso relativan1ente al :Settore della pubblicità preventiva, quella che viene fatta mentre il film è in progetto o in lavorazione. Questo settore si dimostrò importante ai fini del successo del film, posto che il 25% degli intervistati seppero indicare titolo e no1ne di uno dei protagonisti o del regista di uno o più fìhn all'epoca in lavorazione in Italia o all'estero; e larga pa1te del restante 75% ne aveva una pur vaga nozione. Dal sondaggio scaturì anche la fonte di queste infor1nazioni (i 9/ 10 degli intervistati la indicarono in un determinato quotidiano o periodico) e la Lux rivide il suo budget pubblicitario. Un altro dato interessante, di cui la Lux non n1ancò di tener conto, fu quello relativo alla classifica dei fattori di « chian1ata n pubblicitaria sul pubblico (il 34% indicò i quotidiani, i settimanali di attualità e le riviste specializzate; il 22% i manifesti e i cartelloni; il 12% la presentazione di brani fihnati) che influenzò il budget della pubblicità di lancio e della pubblicità di programmazione. 17 I generi di film preferiti risultarono, nell'ordine: sentimentale, drammatico, avventuroso, comico. Tale classifica contraddice strana1nente i dati sugli incassi di quegli anni (l'arco dal 1948 al 1954 vide ai primi posti delle classifiche i fihn comici). Anche per quanto riguarda gli attori, è ben strana la settima posizione attribuita al comico Totò (che nello stesso periodo realizzava incassi elevatissimi con i suoi tre e persino quattro film per stagione). È legittimo il sospetto che gli intervistati preferirono indicare generi più « impegnativi » ed attori più « seri », come Nazzari e Vallone, piuttosto che il film comico e Totò. Va inoltre notata l'influenza della cronaca, alla quale, riteniamo, si debb·a la prima posizione assoluta di Ingrid Bergn1an tra le attrici. 105 Bibliotecaginobianco
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