Nord e Sud - anno VIII - n. 24 - dicembre 1961

.. , .... sogno di strati sem.pre più vasti di pubblico significava accertare quali fossero gli elementi ricorrenti .dei bisogni condizionali e intellettuali ed immettere nel prodotto-film questi elementi base sempre nello stesso rapporto, mutando solo la loro composizione 8 • I maggiori sforzi l'indu.:. stria li ha rivolti però ad a-dattare la doman·da alla produzione, non solo attraverso il c·olossale apparato pubblicitario di cui il cinema dispone, apparato che « exerce d' aille11rs une pression si intense qu' on peut ,douter ,du libre arbitre d'~n gran nombre de spectateurs » 9 , ma con la creazione di alcuni miti ,durevoli, quali lo star sys-tem, in grado di condizionare stabilmente ·r cc appello » degli spettatori. Entro certi limiti, come si è detto, la produzione ha cercato, infine, di adattarsi alla domanda, e qui si è trovata nella necessità di individuarla, di analizzarla nei suoi dettagli, ,di controllarne perio,dicamente le variazioni. Si è trovata, e si trova, quin,d-i,nella necessità di avere uno strumento che permetta questa indagine. Da quanto si è detto scaturisce im1nediatamente la importanza che la ricerca sociale può assl1mere per il cinema, ma risulta anche evidente, alla luce delle considerazioni che abbiamo fatte sul p·ubblico, la difficoltà che essa presenta. Non soltanto per la scelta del metodo da adottare, non soltanto per la fase nel ciclo p-roduzione, distribuzione ed esercizio, in cui essa ,deve porsi, ma anche per rambito entro il quale deve operare. Il ·che, in defìniti,,a, s-ignificachiedersi a che cosa possa e debba tendere una indagine sociale sul pubblico cinematografico. Va anzitutto distinto lo stadio entro il quale si effettua la ricerca. Al livello del!' esercizio, ,difatti, essa può tendere ad accertare, come abbiamo già accennato, quali siano i vari fattori che condizionano l' cc appello » degli spettatori, e quali le forme di pubblicità che più lo attrag7" gono al cinema. Può tendere, inoltre, a raccogliere dati sull'influenza che, nella scelta di llil locale piuttostò che di un altro, ha il comfort della sala (illuminazione e ampiezza, inclinazione -del parterre, tipo di poltrone, ecc.), e il rapporto fra il genere di film e la sala in cui viene · proiettato, che sembra ave~e grande importanza rispetto alle reazioni degli spettatori. Sempre nell'ambito dell'esercizio, una ricerca compiuta 8 Il produttore Walter Wanger sintetizzava così nel cc New York Times » del 20 novembre del 1938 le qualità necessarie ad un film « deve attirare. un bambino di otto anni come un vecchio di ottanta; deve divertire gente di tutte le razze, di tutti i paesi, qualunque ne sia la religione, il regime politico o sociale ». È Il principio dell' « universal appeal» ancora oggi alla base dell~ produzione americana. 9 MERCILLON, op. cit. 100 .-B•ibliotecaginobianco \ I \ . , .,

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