Nord e Sud - anno VIII - n. 23 - novembre 1961

ciali »· del 6 novembre, interessanti· per due elementi: per la loro omogeneità con i dati delle comunali nel capoluogo, e per le notevoli oscillazioni che hanno fatto registrare nei centri minori. Così mentre .a Taranto dalle « provinciali » si può trarre con relativa approssimazione un giudizio sulla co,nsistenza e la influenza effettiva dei singoli partiti, negli altri comuni, e soprattutto in quelli con popolazione inferiore a 10.000 abitanti, una serie di interferenze, di suggestioni e persino di distorsioni, ha contribuito a falsare il quadro dei risultati in modo che essi no1 n possono essere assunti a riprova della effettiva influenza delle singole formazioni politiche. È da notare innanzi tutto, in moltissimi dei comuni minori, una laTga fluidità dell'elettorato di sinistra. A seconda delle situazioni, voti socialisti si so,no concentrati su candidati comunisti e viceversa, con criteri del tutto cc paesani ». Del fenomeno si sono avvantaggiati i com.u11istirispetto ai socialisti, anche per ehè i primi, forse in previsione di esso, si erano preoccupati di presentare come can,didati in alcuni collegi provinciali i sindaci di amministrazioni di sinistra attorno ai quali è stato più agevole condurre la battaglia elettorale. La1 imperfetta conoscer1za del meccanisn10 della legge l1a contribuito a far aumentare la confusione, con riflesso in tutti i settori. In taluni comuni, attorno ad alcu,ni candidati, si è organizzata una vera e pro~ pria cc bagarre » personalistica 1 , con cui si sono strappati voti da tutte le parti, rendendo al tempo stesso evanescente il loro significato dal punto di vista politico. Infine non sono mancati e1Jisodi di commercio delle vacche, che hanno visto candidati al consiglio provinciale accordarsi sottobanco per uno scambio di voti alle cc comunali ». La terza giunta cc difficile », quella al comune di Ginosa, è stata varata il 15 aprile 1961. Sulla carta a Ginosa' era realizzabile una soluzione centrista con. l'apporto dei quindici consiglieri DC e dei quattro liberali, che avevano rastrellato tutti i voti delle destre facendo praticamene scomp~rire monarchici e missini. Le eccessive pretese dei liberali resero all'inizio difficile la costituzio•ne della giunta centrista·, sic.. chè la forte ala fanfaniana della locale sezione democristiana fece intravedere la possibilità di accordo col rafforzato gruppo del PSI che pure disponeva di quattro seggi. Ma la DC di Ginosa in un primo tempo tentò di sfuggire del tutto alla scelta tra P·LI e PSI. A tal fi11e·cc acquistò » t1n consigliere comunista. Forte del sedicesimo voto si presentò in aula, di dove però scom96 Bibliotecaginobianco

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