Nord e Sud - anno VIII - n. 23 - novembre 1961

nomica capace di segnare una svolta decisiva in un modesto· capoluogo burocratico di una provincia agricola percorsa da periodiche crisi. La DC ha potuto così evitare ogni necessità di scelta: altrimenti, per l'assenza di liberali e socialdemocratici, la questione si sarebbe posta in maniera ben precisa e difficilmente superabile, come si è visto, nello stesso capoluogo, quando si è trattato di comporre la gi11nta alla Amministrazione Provinciale. Qui lo schieramento era il seguente: DC 14 seggi, PSDI I, PCI 6, PSI 4, PDI I, MSI 4. I quattordici consi- . glieri provi11ciali democristiani erano tutt'altro che concordi sulle posizioni della segreteria « primaverile ». Già la scelta dei candidati era stata alquanto laboriosa. I grupp.i di sinistra, scontenti, avevano minacciat·o di presentare propri candidati alle provinciali accanto e in con•· trasto con quelli ufficiali. La direzione centrale, a mezzo dell' on. Rosati, era corsa ai ripari; ma dopo le elezioni del 6 novembre la battaglia all'interno del partito di governo era scoppiata più se1ia di prima. Per sei mesi la provi11cia di Brindisi n<)n ha avuto una giunta. Era stato più facile andare avanti nel quadriennio precedente, quando, dopo un iniziale appoggio esterno dei socialisti, l'Amministrazione Ferrino si era facilmente servita dei voti di destra. · L' on. Caiati e i suoi amici proponevano un primo obiettivo di modesta portata: comporre una giunta cc paritaria » col socialdemocratico (l'ex deputato Semeraro, uscito dal PCI, di Mesagne). Quest'ultimo era perfettamente d'accordo : con 15 voti su 30 si poteva cominciare a governare, poi, strada facendo, si sarebbe visto. Non la pensavano così 7 consiglieri democristiani su 14 che ritenevano i11dispensabile l'accordo col PSI. Ogni tentativo di venire a capo della· questio11e localmente si rilevava vano. Alla fine da Roma tornò a Brindisi l' on. Rosati, col parere della direzione degli enti locali: la giunta paritaria poteva benissimo formarsi, tanto più cl1e a volere il centro-sinistra ora non erano elementi tutti cc qualificati » da tempo per una simile politica·. L'ultimo tentativo di resistenza dei 7 fu compiuto con la prorr1essa di votare per disciplina di partito, ma di non partecipare alla giunta. Dopo altre settimane di estenuanti riunioni - mentre il rappresentante socialdemocratico premeva sempre per la fonnula paritaria - la nuova giun~a fu varata, secondo i desideri di Caiati, che vi ha sistemato i suoi uomini di fiducia ai posti di ma·ggiore responsabilità. Poco dopo, per una cc fa tale » coincidenza, la giunta paritaria DCPSD I ha guadagnato un nuovo voto: è uscito dal PCI il capogruppo 81 Bibliotecaginobianco l

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