i • motivi per cui il giornalismo napoleta110 scende_ sempre più in basso e si accolla, come cc confratelli » e cc colleghi » appunto, quei rigurgiti di fascismo con cui giornali rispettabili e persone civili non vogliono e non dovrebbero avere a che fare. Dobbiamo veramente ritenere che, se il « Roma » è una « fogna » fascista, cc Il Mattino » è u110 cc stagno » borbonico? No11 soltanto cc il più importante quotidiano del Mezzogiorno » veste i guanti gialli quando è costretto a scendere in polemica con il cc Rorr1a » ; ma prima ironjzza pesanternente e scioccamente sul ro,manzo di La Capria (che pure, come ci proponiamo di dimostrare i11 t1na prossima occasione, spiega tante cose della Napoli dei nostri giorni, e anche dei giornali della Napoli dei nostri giorni); e poi, quando gli arriva una lettera firmata dagli uomini di cultura della città, si guarda bene dal pubblicarla e solidarizza perfino con un Ramperti. La verità è che in definitiva, fatte le doverose, ma rare, eccezioni, il giornalismo napoletano, con la fogna fascista e lo stagno borbonico, non può essere definito che come è stato definito da La Capria e non soltanto d-a La Capria; comunque il peggiore d'Italia, il più intimame11te reazio11ario e il più -grossolanamente 1)rovinciale. Non è un caso che, dei dt1e principali romanzi della stagione, l'uno (di La Capria) bolla i metodi di questo giornalismo cittadino; e l'altro (di Arpjno) ridicolizza uno dei miti cui esso quotidianame11te brucia incensi. Così come non è un caso che gli autori siano campani entrambi. Si accomodino ora tutti quelli che vogliono protestare in nome della cc categoria offesa ». N.d.R. La Johns Hopkins University di Bologna Nei mesi scorsi l' cc Illustrazione italiana » dedicò u11 articolo agli a1nericani che studiano press-o l'Università di Bologna. Natt1ralmente ~ la città non era scelta a caso poichè proprio la vita universitaria bolognese ha certi caratteri cc americanisti » che non si riscontrano altrove. Il nucleo più 11umeroso di questi studenti è iscritto alla facoltà di medicina che una commissione dell'ordine dei medici statunitense ha riconosciuta idor1ea alla preparazio11e dei giovani che poi intendono ·i; esercitare la professione negli States. .. Il flusso co-sta:nte verso questo settore dell'istituzione bolognese si spiega con varie ragioni. Si sa, ad esempio, che proprio le facoltà di medicina in America sono molte chiuse, esigono altissime tasse e ritengon-o poi che un troppo alto numero di studenti vada a detrimento · della preparazione, non potendo i docenti e le attrezzature servire efficacemente tutti. A questo fenomeno gjà a1 bbastanza caratteristico bisogna aggiungere le attività « americaniste » del gruppo raccolto intorno alla rivista cc Il Mulino », alcuni indirizzi edjtoriali sotto la stessa i11segna, un centro di stu<li amministrativi e sociali in parte finanziato dal governo• americano: è logico qqindi che in -un'atmosfera siffatta 58 ibliotecaginobianco
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