Nord e Sud - anno VIII - n. 23 - novembre 1961

data. In particolare, poi, gli anni 1881-87 vedono l'apparire delle prime grosse formazioni prodt1ttive di tipo moderno, e, per la prima volta, un aumento del ritmo di sviluppo in.dustriale. A questo proposito, i dati elaborati ·dal prof. Gerscl1enkron nel suo indice co11fermano tale aumento che non risulta invece dalle serie elaborate dall'Istituto Centrale ' di Statistica. D·ei due indici, credo che il più vicino alla verità sia qt1ello del prof. Gerschenkron; e non per ragioni tecnico-statistiche, chè non mi sentirei competente a giudicare in questa materia fra due lavori tecnici di così alto livello; ma per ragioni che direi storiche. La testimonianza di t1na espansione della economia italiana n_egli anni 1881-87 noi l'abbiamo infatti da i11finite altre fonti, dalla letteratt1ra economica a quella politica, .dalla data di fondazione di molte imprese e di molti stabilimenti, a testimonianze, persino, di carattere letterario su.Il'evolversi del costume e della vita sociale, specie nelle grandi città del Nord. È vero che dal 1888 al 1895 l'economia italiana conosce u11a gravissima crisi; ma, a ben guardare, questo perio.do, co11 la liquidazione del vecchio sistema delle banche d'emissione e il risanamento della circolazione monetaria e con la scomparsa degli istituti di credito mobiliare e la loro sostituzione con le nuove banche di tipo tedesco, è veramente un periodo di trapasso dalla fase preliminare a qt1ella della vera e propria cc rivoluzione industriale », di liquidazione di strutture cl1e avevano già esaurito il loro compito e di formazione di altre più adatte alla nuova epoca che ora si apriva. Tutto ciò, per altro, senza che qui si voglia indulgere a un generale cc giustificazionismo » storico, sen.za cioè negare gli aspetti gravissimi e il ritardo che quella crisi provocò nello svilt1ppo economico del Paese. Questo il succo delle riflessioni da me rapidame11te fatte mentre ascoltavo l'esposizione del prof. Gerschenl<ron; per la qt1ale io voglio ripetere la mia gratitudine, e non solo qt1ella mia personale ma anche quella di tutti coloro che in Italia si interessano a questi problemi al di fuori di schematismi' ideologici, mossi soprattutto dalla volontà di intendere come le cose sono andate. PROF. GERSCHENKRON- : Non ho molto da dire. Desidero più di tutto ringraziarLa per le Sue cortesi parole. Quanto al resto, non credo di poter veramente accettare la· Sua interpretazione del lieve e forse non del tutto visibile mutamento strutturale che avrebbe preceduto il vero e proprio inizio dello· sviluppo. In generale, debbo dire che - per quanto riguarda lo sviluppo dei paesi arretrati del continente europeo 48 ··Bibliotecaginobianco

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