Nord e Sud - anno - VIII - n. 22 - ottobre 1961

• pregiudizio, quello dell'incapacità delle classi medie a reggere u110 stato: cc v'è una cosa - scrive Tocqueville negli appunti di viaggio il 30 novembre 1831 - che l'America dimostra in maniera incontestabile, e di cui finora io avevo dubitato: che le classi medie possono governare uno stato ... Malgrado le loro passioni meschine, l'educazione incompleta, i costumi volgari, esse sono evidentemente fornite .dell'intelligenza pratica necessaria, e ciò è sufficiente. In Francia le classi medie nutrono pregiudizi molto ottusi nei confronti di quelle superiori; ma forse anche queste si lasciano troppo influenzare dall'impressione sfavorevole che suscita in loro la volgarità e il modo di pensare delle prime. Da questo fatto incontestabile le classi superiori deducono delle ragioni di incapacità politica, che non esistono affatto, almeno 11elgrado i11cui esse ritengono ». È la fine del diritto divino delle aristocrazie al governo, è il crollo dell'ultima trincea che un'educazione familiare ed una segreta tendenza individuale, per quanto già contrastate da ragionate convinzioni, opponevano ancora alla ragion politica. Se a11che u11punto di così primaria importanza poteva essere suffragato da prove concrete ed irrefutabili, l'intero 1nodo di considerare il problema della democrazia mt1tava radicalmente. L'esperienza americana mostrava, dunqtte, a Tocqueville che l'avvenire delle società democratiche non era necessariame11te qt1ello che a n1omenti la lezione delle cose francesi gli aveva fatto temere: un avvenire di mediocre egualitarismo e di comune servitù di tutti, di uguale obbedienza di tutti ad un despota. Il benessere, l'ordine, il rispetto delle leggi, la libertà, soprattutto la libertà, potevano esistere in un regime democratico; e gli Stati Uniti lo provava110 senza possibilità di smentite. cc Se i 1nonarchici potessero vedere l'intimo ritmo di una rept1bblica bene ordinata, il rispetto profo11do che vi si professa pei diritti acquisiti, il potere di questi diritti sulle folle, la religione della legge, la libertà effettiva ed efficace cl1e vi si gode, il regno autentico della maggioranza ... essi si accorgerebbero che chiamano co11lo stesso nome due regimi diversi, che non hanno nulla in comune. E i nostri repubbljcani, dal canto loro, comprenderebbero che çiò che abbiamo chiamato repubblica non era che un mostro impossibile da catalogare ... Se mai scriverò qualcosa sull'America sarà molto importante dedicare un capitolo ... a far intendere la differenza che esiste tra la vera e la falsa repubblica ». È uno degli ultimi appunti scritti durante il viaggio negli Stati Uniti, e reca la data del 12 gennaio 1832; ma siamo già in quello che si potrebbe chiamare il clima della Démocratie en Amérique. Salvo che ciò che a 91 Bibliotecaginobianco.

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