• I PROPOSTE E COMMENTI Scuola statale e scuola privata di Clemente Bucciero L~on. Roberto Lucifredi, nella cc Rassegna della Scuola », n. 3, del 15 marzo 1961, riassume i punti essenziali ,di una' interpretazione del1' art. 33 della Costituzione, favorevole al finanziamento della scuola privata. Egli asserisce che l'istruzione non è funzione esclusiva dello Stato, perchè si tratta di un servizio che esso presta ai citta·dini su di un piano concorrenziale. La concorrenza, o coesistenza competitiva, sarebbe effettuata da Enti e privati che secondo il terzo comma dell'art. 33 hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione. L'art. 33 trova poi l~isua integrazione nell'art. 34 che stabilisce l'obbligatorietà e la gratuità ~ dell'istruzione inferiore per alme110 otto anni. Di tale gratuità, sostiene il Lucifredi, debbono beneficiare tutti gli alunni che all'obbligo adem· piono, cioè tanto gli alunni per i quali i genitori hanno scelto la .scuol~ statale, quanto quelli per i quali i genitori hanno preferito la scuol~ non statale. Se la scuola paritaria non fosse gratuita, verrebbe quindi frustrato. il precetto costituzionale che assicura a tutti i fanciulli la scuola inferiore gratuita ed obbligatoria. Verrebbe meno anche l'equipollenza nel trattamento giurì dico fatto ai fanciulli, sancito dal quarto comma: dell'art. 33 della Costituzione; ed il diritto di scelta, che la Costituzione garantisce ai genitori, diventerebbe puramente nominale. Una situazione del genere rispecchierebbe una patente iniquità, in quanto si.obbligherebbero i genitori che l1anno scelto la scuola privata a pagare il costo dell'istruzione dei loro figli e, in più, come contribuenti il costo di una quota parte della spesa che lo Stato sostiene per organizzare un servizio scolastico di cui non fruiscono. Lo Stato, inoltre, non si addosserebbe alcun onere finanziario, anche se attribuisse alle scuole private, a titolo di sovvenzione, quanto risparmia per la mancata istituzione di 95 Biblioteca Gino Bianco .
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