Nord e Sud - anno VIII - n. 18 - giugno 1961

oceaniche, rimane, infatti, la realtà: Cuba è ormai un paese cc committed » quasi totalmente verso il blocco comunista, ancor più di quanto reputino nel fondo i « bene informati » europei e l'uomo della strada, trovatisi, quasi all'improvvìso di fronte a questa dura evidenza. Le strutture statali dell'isola sono aperte alla penetrazione degli agenti di oltre cortina, favorita dalla scarsa esperienza, preparazione tecnica e rigore ideologico degli attuali dirigenti castristi. E a Cuba, cc il primo paese socialista d'America », nella ripartizione dei compiti con le potenze sovietiche, sembra riservato il ruolo di lievito rivoluzionario diretto nell'America Latina. Essa è, nell'intenzione dei sovietici, un focolaio di infezione che occorre mantenere virulento e legato economicamente al blocco comunista (con accordi di baratto cl1e coprono già il 70 % del suo commercio estero mentre all'inizio del 1960 l'intercambio tra Cuba ed i paesi comunisti arri ava appena al 2 %). Il colpo inferto alla dottrina di Monroe non è stato ancora interamente incassato, ma la politica dei sovietici te11de proprio a questo: a farne considerare superato il fondamento sia nei paesi latino-americani che nelle opinioni pubbliche mondiali. Inoltre, se gli in ji di armi ceche e sovieticl1e (oltre 30.000 tonnellate in meno di un anno, per un valore di 50 milioni di dollari) costituiscono soprattutto un elemento difensivo (quanto efficace l'ha. dimostrato la liquidazione d !l'operazione di sbarco) e di rafforzamento interno del regime, oltre cl1e un pretesto per l'agganciamento economico e per il controllo delle infrastrutture del paese attraverso le missioni militari; e se la possibilità di fare di Cnba una base di missili sovietici puntati contro il Canale di Panama i grandi porti, le basi e gli impianti nel sud degli Stati Uniti è forse meno attuale di qua11to non possa sembrare a prima vista, non vi è dubbio che un pericolo grave sussiste, sopratt11tto per l'appoggio indiretto che le armi e gli agenti armati ct1bani, diretti dai numerosi tecnici di oltre-cortina, possono fornire ad altri tentativi di eversione nel!'America centrale. Nè va trascurato, sempre ai fini di un'esatta intelligenza del gioco politico Sll scala mondiale, come Cuba offra un'occasione di più, a quella che sembra la tendenza estremista cinese (in contrapposto alla prudenza di Mosca), offra, cioè, un'occasione di più a Pechino per approfondire la frattura tra i due blocchi e per portarla al limite di una rottura definitiva. Senza illudersi che le divergenze siano già delle fratture, occorre rilevare che ·durante la conferenza degli 81 partiti comunisti, tenuta a Mosca nel novembre-dicembre del '60, i rappresen33 Bibliotecaginobianco

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