Nord e Sud - anno VIII - n. 18 - giugno 1961

• denigrazione del settentrionale, è un atteggiamento che riconosce pur sempre nell'altro una superiorità di fondo. A guardar bene nelle lettere di questo tipo gli elementi che il meridionale contrappone a sua difesa sono limitati e secondari: la vivacità e l'intelligenza, che è talvolta scaltrezza, il senso della famiglia, la cc virilità », la voglia di lavorare; n1.a spesso in quegli aspetti che corrispondono essenzialmente alle critiche dei settentrionali. Nella stragrande maggioranza delle lettere, sia di immigrati che di meridionali residenti al Sud, ma specialmente in quelle dei primi, è presente un riconoscimento degli altrui pregi e dell'altrui superiorità, con uno sforzo continuo ed evidente per essere accettati. A volte avviene con tale umiltà e umiliazione da suscitare in cl1i legge una sgradevole impressione, in quanto vi si rinnega qt1asi in blocco il proprio fondo culturale e la propria origine, pur di sentirsi in qualche modo partecipi e attivi nella vita della società italiana contemporanea 8 • In quei corrispondenti dello cc Specchio » per i quali l'appartenenza alla piccola borghesia meridionale è dichiarata o subito diagnosticabile, il fenomeno diviene oltretutto antipatico, perchè ad esso si unisce lo sforzo di scindere presunte responsabilità da quelle dei propri conterranei cc ignoranti », scaricandole su di loro come su cc quelli che rovinano il 11ostro buon nome ». Ma era prevedibile che questo accadesse, da parte di una classe di cui Salvemini diceva che cc le sue caratteristiche psicologiche fondamentali sono la vuotaggine, la vigliaccheria, il nessun senso di dignità » 9 • Era sperabile che il fenomeno dell'emigrazione dal Sud al Nord portasse a dei profondi cambiamenti nella conoscenza e comprensione reciproca, e quindi anche allo smantellamento dei pregiu-dizi dell'una e dell'altra parte. Non si può affermare che questo sia finora avvenuto; e c'è da essere sostanzialmente pessimisti sulle possibilità che avvenga in un futuro molto prossimo, almeno nel modo migliore, con il mantenimento delle caratteristiche e potenzialità positive di ciascuna delle due culture: perchè gli atteggiamenti degli ospitanti e degli immigrati, e in genere dei settentrionali e dei meridionali nei loro rapporti, partono da posizioni di forza nei primi e di debolezza nei secon.di, di rifiuto ad uno scambio alla pari nei primi e di adeguamento senza riserve importanti nei secondi. Bisogna però ricordare al lettore il pericolo di generalizzare troppo le nostre considerazioni. Gli studi in questo campo sono in Italia pochi e limitati a ricerche su piccolissimi gruppi di persone sulla cui rappresentatività non si può giurare, e la cui impostazione, tutta cc fotografi8 Allo stesso modo di quanto si dice accada in USA su scala più vasta, con componenti razziali ben più pesanti, alla maggioranza dei giovani negri urbanizzati: esemplificabile nel fenomeno di quelli che si sottopongono a strane cure per far diventare lisci i loro capelli, e più chiaro il colore della loro pelle. 9 La piccola borghesia intellettuale nel Mezzogiorno d'Italia, in « La Voce », 16 maggio 1911. 104 Bibliotecaginobianco

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