Nord e Sud - anno VIII - n. 17 - maggio 1961

« fortuna tra le disorientate masse di questo dopoguerra: si tratta di cc capire che in realtà lo Stato, come massima istituzione politica, deve cc avere un grande prestigio, che si confonde poi temporalmente con cc il prestigio delle classi al potere: e se queste classi abbassano il cc prestigio dello Stato finiscono in realtà con l'abbassare il prestigio cc lor proprio. Anche qui, nessuna delle correnti l)olitiche pref asciste cc ha saputo assumere coraggiosamente l'iniziativa ... » 24 • Il monito andava ai partiti di democrazia classica, perché nel trapasso dalle formule splendenti delle ideologie alla concreta istituzionalizzazione politica non corressero il rischio di dar vita a una Carta vecchia prima ancora di nascere: affrontando in ece risolutamente, per trame partito o per opporgli meno fragili argini quel volto del nostro tempo che si è rivelato nella spietata esperienza totalitaria. I motivi della valorizzazione costituzionale dei partiti 1Jolitici e dei sindacati, dei più co1nplessi limiti e controlli da opporre all'arbitrio amministrativo, della forza e autonomia dell'esecutivo (il ro esciamento nelle dittature generandosi dialettica1nente dalla debolezza dei governi democratici, e non dal suo contrario) anticipano tutti singolarmente su una pubblicistica politica a noi assai più vicina. Del partito moderno, che rispetto a quelli del secolo passato presenta cc la stessa differenza cl1e passa tra la fragilità dell'infanzia e la durezza della virilità », è posta in risalto la natura di « ordine militante », con il nuovo conformismo cui sa piegare intelligenze e coscienze, l'irregimentazione semicoattiva delle masse il so rapporsi, a quella costituzionale democratica, di un'altra legalità, intimamente illiberale. In questa luce, il partito unico dei regimi dittatoriali appare come l' espressione su1Jrema e conclusiva di un'i11tima tendenza vitale comune ai partiti di massa, aspetto essa stessa· di una più generale tendenza degli spiriti e dell'economia: rivela quasi plasticamente, nella prassi interna come nei metodi di lotta, il n1uovere dei partiti contemporanei verso il potere assoluto. Di qui il tema di una forte disciplina di legge della vita interna dei partiti e delle loro attribuzioni costituziona'li, come. condizione primaria di una vitale democrazia liberale 25 • Ragioni analoghe, remoti ormai il tempo e il clima di idee delle einaudiane cc lotte del lavoro », persuadono a un a1npio riconoscimento 24 PAGGI, De Gaulle e la crisi della democrazia, ivi, 20 aprile '47. 25 PAGGI, Il governo e i partiti, ivi, 5 luglio '45; Assemblee costituzionali e partiti politici, ivi, 20 maggio '46; cfr. per richiami più ampi su questo punto UNGARI, Il diritto dei partiti, in cc Nord e Sud»; dicembre '59. 87 Bibliotecaginobianco

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