Nord e Sud - anno VIII - n. 17 - maggio 1961

riguarda il numero, basterà ricordare che l'intero personale delle biblioteche italiane, dal direttore generale agli inservienti, è di poco superiore al personale della sola biblioteca del British Museum; e se volessimo adeguarlo al personale delle principali bibliotecl1e americane (ove si giunge persino al rapporto di un bibliotecario ogni mille volumi) dovremmo moltiplicare l'organico attuale per più di venti volte. La scarsità del personale ha provocato e provoca gravi inconvenienti, cl1e a lunga scadenza potrebbero portare alla paralisi del settore: tra l'altro, fa sì che la schedatura della produzione corrente sia sovente in ritardo, e che addirittura, in molte bibliotecl1e, il patrimonio librario dei secoli passati non sia ancora tutto schedato. Ma accanto al problema del numero, c'è anche quello della qualità. Orbene, gli stipendi e le prospettive di carriera dei bibliotecari (ai quali si richiede, per entrare in ruolo, di superare esami più pesanti di quelli dei professori di pari qualifica) non sono certo fatti per attirare gli elementi migliori laureati dalle facoltà umanistiche. Si ripete qui il fenomeno allarmante che da moltissimi anni si verifica nella scuola: gli elementi più preparati disertano i concorsi oppure, se per giovanile idealismo hanno commesso l'errore di abbracciare tale carriera, cercano di uscirne appena possono. Qui più che nelle altre amministrazioni dello Stato le condizioni offerte ai dipendenti sembrano giustificare il pessimistico allar1ne lanciato in un recente numero dalla rivista « Burocrazia » : lo Stato attira i mediocri. (Infatti alle prove scritte per gli esami di concorso a sette posti di gruppo A - carriera direttiva - delle Biblioteche statali, espletatesi in febbraio si sono presentatt sei candidati, di cui tre già di ruolo nei gruppi inferiori. Un fatto simile è il più eloquente commento al trattamento economico e di carriera che lo Stato riserva ai suoi bibliotecari, ai quali richiede, oltre la laurea, di superare cinque prove scritte - italiano, latino, greco, compos1z1one in francese, traduzione dal tedesco o dall'inglese a scelta - e numerose prove orali). E non ultimo aspetto della crisi del personale che travaglia contemporaneamente la scuola e la biblioteca è il cc matriarcato », la diserzione degli uomini e il l)revalere delle donne, dovute al fatto che queste ultime, per un complesso di fattori collegati alla struttura attuale della società italiana, sono più disposte ad accontentarsi dei bassi stipendi offerti dallo Stato. Perciò l'azione che i bibliotecari sembrano decisi ad intraprendere non dev'essere riguardata come una qualunque azione sindacale. Vi sono in gioco gl'interessi della cultura in Italia. Da· troppi anni, nell'azione dei governi che si sono succeduti dopo la fine della guerra, non abbiamo avvertito una chiara linea politica in favore dello sviluppo della cultura·. Si sono presi parecchi prowedimenti marginali per turare le falle più grosse, ma non si sono affrontati i problemi di fondo: dell'università, dell'istruzione secondaria, dell'istruzione elementare obbligatoria, della biblioteca. Solo col terzo ministero Fanfani si è avuto 41 • Bibliotecaginobiaco

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