Nord e Sud - anno VIII - n. 17 - maggio 1961

a11nuale, o il « Concorso Nazionale Festa degli alberi », che da sei a11ni viene bandito per il 21 aprile. Intendiamoci, si tratta di iniziative altamente encomiabili e meritevolissime di adesione (e chi non vorrebbe info11dere nei nostri giovani una più salda coscienza europea e mondiale o u11maggior rispetto per l'albero, sicuro indizio di gentilezza d'animo e di alta civiltà?), che però l1anno il grave torto di imperniarsi su un.a' prova scritta, la quale oltre a sottrarre un'intera mattinata di lezione, richiede parecchie altre ore di preparazione, (letture, conferenzelezioni), se si vogliono fare le cose con un minimo di serietà e mettere i ragazzi in condizione di dire qualcosa di sensato. A dar retta a tutti gli appelli e inviti di E11ti variamente autorizzati, i nostri ragazzi non avrebbero più la possibilità di svolgere durante l'anno scolastico un solo tema di argomento letterario o storico o comunque compreso nell'ambito del programma, ma unicamente temi proposti dalle Casse di Risparmio in occasione del1a « Giornata mondiale del risparmio » (31 ottobre) o dal cc Museo dell'automobile » o dai cc Centri provinciali Audiovisivi » o dal Ministero dell'Aeronautica, o magari, cl1e so io, d.a11A' ssociazione Nazionale fra i Comuni decorati al valore militare; tutta roba inutile ai fini dell'addestramento alla prova' scritta d'italiano agli esami di Stato. La scuola accompagnatrice. - La 11ostra scuola ricorda assai da vicino certi orf anotrofì femminili specializzati nel fornire, per modica somma, tranquille e ordinate accompagnatrici funebri (Torino l1a le Rosine, le Verdine e non so quante altre di queste malinconiche istituzioni; ogni città ha· le sue). Per le poverine quell'arcaica, assurda usanza è quasi una gradita occasione di un passeggino fuori programma in mezzo al mondo civile, di un'evasione dalla loro squallida clausura; ma per la' scuola un cc accompagnamento » alle ricorrenze e celebrazioni ufficiali non è un innocuo diversivo, bensì prezioso tempo perduto, e tanto più prezioso perchè irricuperabile. Quante sono queste ore nel corso di un anno scolastico? Non poche, certamente. Se ne potrebbe fare il conto sfogliando le innumerevoli circolari che quotidianamente, foglie caduche di un albero inesauribile, vengono ad ammucchiarsi sulla scrivania· di un Capo d'Istituto. Nelle intenzioni di troppa gente la scuola dovrebbe diventare, bon gré, mal gré, la comme11tatrice ufficiale del calendario nazionale e internazionale, un' editio minor, un succedaneo della RAI-TV. Nulla dovrebbe sfuggire alla sua volenterosa illustra·zione (d'intonazione ufficiosa e ottimistica) nè la Giornata delle Forze Armate, nè la Giornata della Madre, nè la fondazione di Brasilia, nè la promulgazione del nuovo Codice stradale, per tacere delle numerose ricorrenze civili e patriottiche in senso stretto; dovrebbe inoltre convertirsi in docile strumento propagandistico di non so quanti Enti, crociate e campagne, quali, tanto per esemplificare, non certo per esaurire l'enumerazione, la « Dante » e la « Lega Navale », la « Croce Rossa » e il « Turismo Scolastico », la ·« Crociata Antitubercolare» e la cc Campagna per il soccorso invernale ». Dovrebbe ancora dare il più caloroso appoggio a corsi di recitazione, di dizione, di scherma, di ginnastica 37 Bibliotecaginobianco

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