Nord e Sud - anno VIII - n. 17 - maggio 1961

interessi economici e politici, costituita·si intorno agli ordinamenti scolastici attuali, da tutti criticati e vilipesi e pur tuttora intangibili n • Meglio non si potrebbe dire. Nell'attuale situazione scolastica italiana le remore degli cc interessi· creati », per servirmi del titolo della famosa commedia' di Giacinto Benavente, sono potentissime, forse insuperabili. Mentre scrivo queste note stanno per essere presentati alle Camere due progetti di fondamentale importanza per le future sorti della nostra scuola: il disegno di legge n. 1868, per il Piano di svilt1ppo decennale per la scuola, e il disegno di legge n. 904, per l'istituzione della Scuola Media Unitaria o scuola· di complemento dell'obbligo dagli 11 ai 14 anni. Supposto che i due disegni riescano a superare la Scilla e la Cariddi del doppio iter parlamentare, basteranno a risanare l'insostenibile situa·zione scolastica attuale o alla prova dei fatti risulteranno semplici palliativi? Tutto dipenderà dalla sincerità dell'impegno governativo o dalla larghezza dei mezzi disponibili. Non si fanno nozze coi fichi secchi; la strada del risanamento della scuola italiana· è lastricata di miliardi, da spen-dere saggiamente. Piccole riforme. - Entriamo finalmente in argomento, dopo la lunga premessa. Anche allo stato attuale delle cose, qualcosa si può fare in pro della scuola. Ci sono parecchie piccole riforme, immediatamente attuabili senza alcun onere per il bilancio della P.I., che permetterebbero alla scuola italiana di vivere e funzionare decentemente, seppure a regime ridotto, fino all'attuazione di quella grande riforma organica che un giorno o l'altro dovrà pur essere affrontata, ma che potrebbe ancora· farsi attendere qualche annetto. Il gracile orga11ismo della scuola italiana, minato dal marasma bellico e postbellico e dall'inconcepibile carenza governativa degli ultimi quindici anni, l1a bisogno so-prattutto di stabilità e tranquillità; esattamente come certe delicate piante da salotto che un imprudente spostamento da una camera all'altra basta a far deperire e morire. Invece ogni anno assistiamo a un grandinare di novità, che non rinnovano un bel nulla, anzi accentuano il carattere d'instabilità e provvisorietà di tutta la scuola italiana·, d'ogni ordine e grado, dalla fine della guerra. Il calendario. - Prendiamo per esempio il calendario. Ci sono, sì, ci sono degli Stati ordinati, bene institutae respublicae, in cui da tempo immemorabile il calendario scolastico è sempre quello o subisce al più qualche lievissima variazione; in cui nulla è affidato all'arbitrio e all'improvvisazione, anzi tutto è previsto e codificato, il giorno di inizio delle lezioni, la divisione e durata dei periodi di lezioni, trimestri o semestri che siano, il termine delle lezioni, l'inizio e il termine della prima sessione di esami, (dove tale sessione esiste), i giorni di vacanza per solennità civili e religiose durante il periodo di lezioni. L'insegnante può all'inizio dell'anno scolastico predisporre fìn nei particolari il suo piano di lavoro, ripartire il programma addirittura per un numero tot di lezioni, percl1è sa esattamente e preventivamente quanti giorni e quante 33 Bibliotecaginobianco

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