rispettivamente sul totale dei maschi (Italia: 10,4o/o; provincia di Genova: 3,23o/o) e sul totale delle femmine (Italia:- 15,1 %; provincia di Genova: 3,94o/o) la situazio11e della provincia napoletana appariva nuovamente a·ssai grave, perchè in essa la sfasatura_ tra analfabetismo maschile ed analfabetismo femminile - che era minima a Genova ed in Italia era inferiore a cinque punti - sfiorava quasi i sei punti: contrasseg110 primo e non equivocabile della permanenza di una tradizione che reputa l'alfabeto cosa per la do11na assai meno importante che per l'uomo., essendo essa destinata ad un tipo particolare di lavori (domestici o comunque esaurientisi nell'ambito della vita e dell'economia familiari). Nè è meno grave, poi, il fatto che, sulla popolazione in età scolastica (6-14 anni), ben il 9,92% risultasse a- Napoli formato da analfabeti, contro solo il 6,39% della m.edic:titaliana, e il 2,47 % della provincia di Genova: il che dà, meglio di ogni altro indice, la misura dell'evasione scolastic:<1.in .atto all'epoca del c~nsjll)ento ..... • I • • I E c'è, tuttavia, qualcosa che rende· le cifre relative all' analfabetis·mo in· provincia di Nap9li an-cor più significanti in senso negativo: la circostanza, cioè, cl1e in nessuna delle dodici aree in cui abbiamo diviso il territorio provinciale, e nemmeno nel capoluogo, la perc~ntuale degli a11alfabeti (cfr. tab. 23) .erct, nel 1951, inferiore alla media nazionale. Nel capoluogo la percentuale degli .analfabeti - sempre sulla popolazione da sei anni in poi - fu del 15,22 %; e un po' inferiore essa risultò anche nelle isole di Capri, Procida e Ischia e nelle penisole di Procidér e di Sorrento (tjspettivamente 15,19 e 14,27% ). Un • altro gruppo di quattro zone (Pozzuoli-Bacoli, Riviera vesuviana, Nolano e Comuni vesuviani) faceva registrare percentuali tra il 22 e il 25 per cento. Un terzo gruppo di tre zone (Afragola-Casona, Giuglianese e Gragnano-Pompei) registrava percentuali tra il · 26 e il 30 per cento. Infine, in due zone (Acerra-Frattamaggiore: 30,92%; e Lettere: 34,37 o/o) si andava anche oltre tale limite. Si aggiunga, ancora, che tra gli stessi analfabeti (cfr. tabb. 24 e 25) un~ congrua porzione risultò in provincia di Napoli sprovvista, nel 1951,-del titolo di studio: pre~isamente il 28,76% (in Italia il 20,57% e ~ Genova il 17,98% ); e si tenga .presente che rientrano in tale categoria non solo gli autodidatti o coloro che hanno appreso l'alfabeto presso scuole speciali (militari,. d'azienda, etc.), ma anche tutti coloro che., avendo iniziato gli studi element~, non li hanno poi pqrtati a termine .. Si ~ggiung~, infin~, che tra coloro .che r~sultarono sprovvis.ti • Bibliotecaginobianco
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