Nord e Sud - anno VIII - n. 15 - marzo 1961

conto in quali direzioni l'azione di modifica del mercato interno è ancora inadeguata·; non si può immaginare che l'iniziativa privata si svolga per proprio conto, secondo gli impulsi che essa sente, e che lo Stato svolga per proprio conto un'altra iniziativa in assenza sia di indicazioni di mercato, sia: di un analitico piano di tipo collettivista. E in particolare, per quanto riguarda il caso italiano, non può passare inosservata la circostanza che l'impresa privata si sviluppi in modo tanto vigoroso in alcune regioni del Paese e si lanci con successo sui mercati più lontani del mondo, ed esiti invece a svilupparsi nelle regioni meridionali; non può essere questa una manifestazione di perversità collettiva degli imprenditori italiani. Le considerazioni sopra esposte, valide per ogni situazione di sottosviluppo, lo sono per il Mezzogiorno d'Italia anche per altre considerazioni; noi siamo infatti in presenza di un complesso di regioni dove vive il 35/40% della popolazione di tutto il Paese; e quando noi apprendiamo che su ogni 100 posti di lavoro disponibili nell'industria manifatturiera itaHana 95/96 posti sono offerti dall'impresa privata dobbiamo concludere cl1e il Mezzogiorno non potrà mai accettare la semplicistica concezione che, ove l'iniziativa privata· non si muova n l Mezzogiorno sarà senz'altro lo Stato a prenderne il suo posto. Che siano lo Stato o i privati ad effettuare gli investimenti industriali, resta sempre aperto il problema, che anche un piano collettivista· dovr bbe porsj, di creare una ragionevole convenienza agli investimenti stessi; in altri termini, il sistema industriale italia110 è unico e uno sviluppo industriale sano e intenso del Mezzogiorno non potrà mai aversi se lo sviluppo dell'industria del Centro-Nord non sarà reso compatibile con le iniziative cl1e si intende avviare al Sud. Noi non possiamo immaginare di costruire al Sud, a spese dello Stato, im[Jianti che siano doppioni di impianti più convenienti che continuerebbero a sorgere nel CentroNord. Al riguardo è certamente interessante ed sen1plare la vicenda del centro siderurgico di Taranto; questo centro sarà quella grande cosa che oggi intravediamo perchè è sorto a Taranto invece che nel CentroNord e non in presenza di una analoga iniziativa nel Centro-Nord. 6. - E con ciò siamo giunti, credo, al punto in cui la concezione della politica d'intervento può essere maggiormente innovata, iniziandosi il secondo decennio dell'intervento stesso; mi sembra infatti che il quadro che sta oggi innanzi a noi è tale da dare assoluta evidenza a· un criterio d'azione che può essere formulato come segue: il volume e la 63 Bibliotecaginobianco

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