Nord e Sud - anno VIII - n. 15 - marzo 1961

soccorso. Orbe11e, giunto che fu il momento di paga·re le spese di spedalità, tutti e quattro gli Enti concordernente ricusarono di farlo, ciascuno sostenendo - co11l'ausilio di argomentazioni giuridicamente ineccepibili - non essere, il caso della Vit, di propria competenza. La vicenda giudiziaria che ne seguì, si trascinò per circa sette anni: in capo ai quali, il Tribunale di Pordenone si dichiarò incompetente a risolverla, rimettendo ogni cosa· nelle mani del prefetto della provjncia 2 • Questo non è che u110dei tanti episodi di quella che un comme11tatore specializzato l1a definito la cc guerra civile » fra gli Enti assistenziali. E, già che abbiamo accennato al caso di una tubercolotica, non sarà fuori luogo, a questo punto, rilevare un'altra situazione, a dir poco, assurda: quella· dei posti-letto inutilizzati nei sanatori dell'I.N.P.S., mentre diecine e diecine di tubercolotici sono, magari, costretti ad attendere nelle loro case cl1e sj liberi un letto nel reparto di un ospedale generico o in un sanatorio provinciale; e ciò perchè il regolame11to dell'I.N .P.S. esclude l'ammissione, nei sanatori dell'Ente, di quei tubercolotici che debbono essere ricoverati a carico dei Consorzi. Guerra civile tra' gli Enti, dunque; e guerra anche tra gli Enti e la classe medica, la quale è clamorosame11te i11soddisfatta del reddito che le proviene dalla mutualità. Il guaio è che le prime vittime di queste ostilità di varia natura sono i malati; ossia coloro che, in virtù dei contributi versati per anni a·gli istituti previdenziali, dovrebbero essersi conquistati un valido diritto all'assistenza sanitaria. Qualche mese fa, l'allora Ministro del Lavoro, on. Zaccagnini, si dichiarava sbigottito della varietà degli Enti mutualistici, ed auspicava l'unificazione dei servizi sanitari in un solo Istituto. Non sembra, tuttavia, cl1e il Dicastero del Lavoro sia disposto a fare concessioni di compete11za al Ministero della Sanità; il quale non è nemmeno rappresentato negli organismi consultivi creati dal Ministero del Lavoro per lo studio di questi problemi. Pure, si tratta di problemi sostanzialmente tecnico-sanitari; e non è concepibile che essi vengano risolti in una sede cl1e no11 sia quella loro naturale. Nella relazione di mi11oranza redatta dall' on. Ludo vico Angelini per il bilancio 1959-1960 del Ministero della: Sanità, si diceva i1 proposito: cc Restino per ora, le mutue, gli organis1ni autonomi configurati nell'attuale sistema della protezione sociale dej lavoratori. Ma in qt1esta configurazione venga attribt1ita al 2 Il caso di E1nma Vit e narrato 1n: BERLINGUER e DELocu, La Nledicina è malata, Laterza, Bari, 1959. 16 Bibliotecaginobianco

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