Nord e Sud - anno VIII - n. 15 - marzo 1961

dai dibattiti che si sono svolti intorno a tali documenti, è emerso chia·- ramente che v'è un disse11so di fondo tra le correnti medesime sulla linea politica che dovrebbe tenere il partito: la direzione unitaria non servirebbe, perciò, ad altro che a prolungare in seno agli organi direttivi un contrasto fra· opposte linee politiche che le votazioni in sede di Congresso avrebbero, per così dire, già risolto; non servirebbe, cioè, che a creare equivoci e confusioni. A meno che non vi sia in coloro che avanzano una simile proposta uno scopo che non ha niente a cl1e fare con l'unità di intenti del partito: lo scopo di costituire, all'interno della rappresentanza direzionale autonomista, una fazione che si ponga come mediatrice tra le due minoranze di destra e di sinistra; lo scopo, insomma, di quella sforbiciatura alle ali di cui si diceva prima. Ma un programma' del genere servirebbe solo a paralizzare l'intero Partito Socialista, ad impedirgli la formulazione e l'attuazione concreta di una coerente politica, riuscirebbe utile solo alla sinistra del partito ed ai comunisti, preoccupati soprattutto, se non esclusivamente, di non perdere il contatto coi socialisti, di non restare isolati sull'estrema sinistra. Sarebbe strano che l'on. Lombardi, a cui siffatti propositi sono stati • più di una volta prestati, da osservatori di ogni colore, non si rendesse conto che una situazione simile non gioverebbe al partito in cui egli milita ed al paese. A noi sembra che una tale manovra non solo potrebbe accelerare una scissione invece di evitarla, ma anche la provocherebbe nelle peggiori condizioni possibili. In secondo luogo bisognerebbe evitare l'errore di Napoli, evitare, cioè, di suggerire uno schema di azione politica futura del PSI che nei fatti immobilizzi il paTtito stesso in una sterile opposizione, svalutando la politica fatta finora con la formazione delle giunte di centro-sinistra e frustrando la conclamata cc disponibilità » socialista per le riforme di struttura. E non si dica che questo pericolo non c'è: esso, infatti, si profila nell'atto stesso in cui la maggioranza autonomista fissa una tabella cronologica per certe operazioni politiche. Che significato ha l'affermazione che non si può pensare ad una collaborazione socialista ad un governo di centro-sinistra nei termini di questa legislatura? Analizzandola con la normale logica politica una simile proposizione ci appare francamente destituita di senso comune. Le condizioni di una collaborazione ad un governo di centro-sinistra'. possono essere date dal verificarsi di certe convergenze, dal sopravvenire di certi accordi su una determinata piattaforma programmatica; non mai dal passare di un certo numero di mesi o di anni. La politica non si fa fissando le date, 9 Bibliotecaginobianco

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