Nord e Sud - anno VIII - n. 13 - gennaio 1961

noi auspicavamo una soluzione politica al problema, dicevamo che è 11ecessario che lo Stato riconosca un ruolo ben definito all'assistente sociale ed al Servizio sociale, che si decida a tener ·conto delle opinioni degli esperti già formati, o in formazione, nel valutare gli aspetti sociali dei nostri problemi e degli interventi in corso di attuazione od in programma. Solo così le scuole per assistenti sociali, oltre ad offrire una prospettiva agli allievi, potranno uscire dall'isolamento in ct1i più o meno oggi sono venute a trovarsi, non si sentira11no estranee agli ambienti che istituzionalmente hanno il compito di affrontare i problemi della società italiana. Invece « è facile constatare - rileva la Zucco11i - che il mondo del Servizio sociale in Italia non ha dato alcun co11tributo a-Ila critica ed allo svilt1ppo della politica sociale, nè è stato mai interpellato dai politici, se non per vana formalità. D'altra parte gli assiste11ti sociali, nella grande maggioranza, hanno scambiato l'oggettività e la net1tralità con la mancanza di idee, di opinioni, di principi, e si sono di fatto ten11ti o messi in disparte » 1 ~. Rilevato ciò, si deve anche dire che le scuole, impegnate nel loro sviluppo ed afflitte da una generale carenza di mezzi e di personale, non potevano avere certo la capacità di infrangere q11elle resistenze e quelle incomprensioni che sono divenute un costume di molti nostri e11ti ed organi responsabili. Gli indirizzi Per quar1to riguarda infine gli indirizzi più generalmente seguiti nella formazione degli assistenti l'analisi è, purtroppo, assai semplice. Per le particolari condizioni italiane le sc11ole sono costrette a formare assistenti sociali polivalenti, con tutti gli inconvenienti che ciò comporta ancl1e nella formulazione dei piani di studio. Infatti, i programmi, dovendo comprendere un numero vasto di materie, risultano troppo ampi e gravosi, e richiedono l'impiego di un notevole numero di ore; il ba_gaglio delle nozioni fornite solo in parte risulterà utilizzabile nella pratica professionale di ciascun operatore, e non sempre vi sarà rispondenza tra la preparazione dell'assistente che si è dovuto interessare cli 12 Abbiamo ancora una volta ritenuto opportuno ricorrere ad una citazione della Zucconi perchè le sue opinioni sono più che autorevoli in materia, sia perchè si occupa attivamente del problen1a dell'assistenza sociale in Italia, sia perchè mantiene una posizione obiettivamente critica, costruttiva e indipendente.- 42 Bibiiotecaginobianco

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