da 57 a 76 milioni di tonnellate, quella degli Stati Uniti da 73 a 110 milioni e quella dell'URSS da 10 a 70 milioni. Dal 1938 al 1953 l'Europa raddoppia la· sua produzione di elettricità ma l'America e la Russia triplicano la loro. L'Europa si trova in deficit anche per il petrolio. Nel 1975 il Medio Oriente coprirà la metà della produzione mondiale e l'Europa dovrà dipendere da . questi paesi, politicamente incostanti, per i suoi rifornimenti. Mentre nel 1913 la produzione dell'Europa rappresentava quasi la metà della produzione indt1striale mondiale, nel 1953 ne costitt1isce meno di un quarto. Per sottolineare a11cora questo declino basti pensare che l'URSS, partita da una posizione relativa 18 volte più debole di quella dell'Europa occidentale, nel 1953 l'aveva raggit1nta e nel 1956 superata. Riebe11 osserva che, se restassero questi scarti, basterebbero t1na ventina di an11i per fare dell'Europa tlna regione sottosviluppata; ma l'impiego pacifico della energia nt1cleare, l'at1tomazione, la cibernetica e la cl1imica di sintesi aprono un ciclo rivoluzionario nello sviluppo economico. Agli europei restano ormai pochi anni per riguadagnare il plotone di testa delle 11azioni che vivono al ritmo del mondo economico moderno o per rassegnarsi a un vassallaggio scientifico e tecnico e di conseguenza alla dipendenza economica e politica. Lo dimostrano altri dati: la Russia che conta più di 200 milioni di abitanti ha diplomato nel 1957 76.000 i11gegneri e dispone di 3000 istituti scientifici. Il suo sforzo tecnico corrisponde alla rivoluzione industriale come dimostrano le conquiste interplanetarie. In Russia si laurea un ingegnere per 300 abitanti, in America uno per 7100, in. Europa un ir1gegnere ogni 15.000 abitanti. La Comunità del Carbone e dell'Acciaio voluta da Jean Monnet ha dimostrato che solo 1't111io11deelle forze economiche può far tenere il passo all'Europa con lo svilt11ìpo industriale e come gli europei t1niti possono essere capaci di una grande rinascita. Il saggio di Rieben fornisce molti altri dati su questa pagina appassionante della costruzione dell'Europa, dati cl1e provano i vantaggi enormi provocati .dalla Com11nità nella produzione siderurgica e quindi in quella di tutti i prodotti ad essa connessa nei sei paesi aderenti. Ma questo processo non può fermarsi, deve portare verso una comunità più larga e profonda. La scienza sta per trasformare il mondo artificiale che ci circonda e muterà 1'80 per cento degli oggetti dei quali oggi ci serviamo. Il desti110 dell'Et1ropa dipende dal modo con c11i affronterà la nuova rivoluzione scientifica e industriale che sarà compiuta dalla termodinamica, dalla elettronica, dalla energia nucleare, dalla fotosintesi. La n11ova rivol11zione industriale dipe11derà anche dalla cc materia grigia » di cui l'Europa ·ancora dispone in maniera preminente come dimostra il fatto che alla scoperta dell'atomo hanno contribuito scienziati e studiosi europei. Solo unendo gli sforzi si potrà mettere però a disposizione degli studiosi gli strumenti necessari alla ricerca. Il saggio di Rieben esami11a gli altri ~ffettj positivi dell'esperienza della Comunità carbosiderurgica, la que224 Bibliotecaginobianco
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