Nord e Sud - anno VII - n. 10 - novembre 1960

• quando sarà necessaria una nuova legge di proroga dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno, che il concetto di stra:ordinarietà sia esso stesso rinnovato »• « Sino ad ora - ha affermato Pastore - il carattere della straordinarietà, oltre a comprendere qt1ello dell'organicità e della complessità delle opere da costruire, si confondeva praticamente con quella dell' aggiuntività rispetto agli interventi ordinari: cioè era ed è straordinario tutto quanto si fa in più di quanto mediamente debbono e possono fare le amministrazioni ordinarie. Col risultato di un lento scivolamento dello straordinario non sufficientemente definito, per quanto si è detto sopra, verso un'azione sostanzialmente ordinaria, nel senso cioè che sarebbe di competenza dell'amministrazione ordinaria. Se si vogliono evitare qt1esti inconvenie11ti converrà meglio definire il concetto di straordinarietà rendendo sempre più l' aggit1ntività dell'intervento un fatto qualitativo e non meramente quantitativo. In altre parole mentre dovrà rimanere intatto l'impegno per i complessi oirganici di opere, esso dovrà ulteriormente ampliarsi e con:iprendere una concentrazione territoriale di questi complessi organici, tra di loro coordinati in vista di un unitario obbiettivo per lo sviluppo economico di aree effettivamente suscettibili di progresso agricolo e industriale. Ora vorrei invitare la DC a riflettere su questo aspetto perchè si tratta di una scelta che potrà porsi alla sua attenzione tra non molti mesi: si tratterà di una scelta per certi aspetti difficile, ma che, comunque essa avvenga, avrà un valore determinante per il successo definitivo della politica di sviluppo de] Mezzogiono ». Una così netta formulazione della scelta che si pone di fronte alla DC da parte del responsabile dell'azione del governo per il Sud non l1a bisogno di commento, dopo quel che si è detto. Sarà utile aggiungere piuttosto che nella• mozione finale, pur ritrova11dosi espresse le medesime esigenze, i « punti » approvati sono a dir poco generici: cc Le nuove prospettive ed esigenze delle .popolazio11i meridionali - dice il documento - determinate dalle ultime vicende economiche e sociali impo-ngono che la politica di sviluppo del Mezzogiorno non solo non si co11ceda soste o rallentamenti, ma sia anzi accelerata e che ne siano oppo1tunamente adattate le modalità operative ». E impongono altresì « che si riconfermi la validità degli istituti attualmente operanti per lo sviluppo del Mezzogiorno, che se ne ridefiniscano gli obbiettivi e se ne potenzino le strutture ». 78 Bibliotecaginobianco

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